venerdì, Aprile 19, 2024
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I sindaci Simonelli e Passionelli e la Comunità del Garda difendono i paesi dell’alto lago: «Quei camion sono un pericolo per tutti». Brenzone e Torri all’attacco sul documento di Trento che di fatto limita lo «stop» alla sola stagione estiva

«Gardesana sempre senza tir»

«Lo stop al traffico pesante sulla Gardesana deve durare tutto l’anno». E ancora: «Gli interessi economici degli autotrasportatori del Trentino non possono prevalere sulla sicurezza di decine di migliaia di persone». A ribadirlo con toni accesi è il sindaco di Brenzone Giacomo Simonelli, seguito da la maggior parte dei colleghi rivieraschi.Il primo cittadino dell’alto Garda ha commentato duramente il documento del Commissario di Governo di Trento relativo allo stop stagionale ai tir. Aventino Frau, presidente della Comunità del Garda, e il segretario Pier Lucio Ceresa, avevano ottenuto dieci giorni fa la «sospensione al traffico pesante dal 4 aprile al 31 ottobre 2009» e la «chiusura totale al traffico ADR», cioè ai «bisonti» trasportatori di sostanze tossiche o nocive, per tutto l’anno. «Sono contento del risultato della Comunità, che ringrazio ufficialmente per avere finalmente ottenuto il divieto di transito perpetuo ai tir con sostanze tossiche o nocive», ha detto Simonelli, «ma non sono affatto soddisfatto per quanto stabilito a Trento sul traffico pesante per oltre 5 mesi dell’anno». La nota del Commissario di Governo riporta infatti una motivazione che lascia allibito il sindaco. «Le categorie economiche degli autotrasportatori», recita il documento, «hanno evidenziato la difficoltà di poter aderire ad una interdizione totale della circolazione…da un lato per la inesistenza di infrastrutture alternative, quali la galleria di Loppio, che consentirebbero di abbreviare i tempi di percorrenza, dall’altro per l’attuale difficile congiuntura economica». Tradotto: gli autotrasportatori del Basso Sarca che, ogni giorno, percorrono la Gardesana, da un lato non «sono comodi» ad allungare di qualche chilometro la strada andando da Arco a Rovereto e, dall’altro, non sono affatto contenti di dover pagare il pedaggio autostradale da Rovereto Sud ad Affi.E pensare che, da meno di due anni, è stata completata dalla Provincia di Trento la bretella a due corsie che da Mori porta direttamente al casello autostradale: una strada attesa da oltre 25 anni in Trentino ma che, evidentemente, non basta agli imprenditori per mandare i loro tir in autostrada.«Nei circa 7 chilometri di lunghezza del Comune di Brenzone», tuona Simonelli, «questi automezzi pesanti attraversano cinque centri abitati con strettoie pericolosissime quali quella di Castelletto e di Porto. Perchè deve prevalere l’interesse economico dei privati sulla sicurezza dei miei cittadini e sulla salvaguardia ambientale?», chiede con irritazione.Per quanto riguarda poi la «congiuntura economica» sfavorevole, Simonelli è lapidario: «è da venti anni che si chiede di chiudere ai tir la Gardesana, la crisi economica c’è da meno di un anno. Non si tirino in ballo alibi».Il sindaco, che di recente ha approvato in Consiglio comunale una mozione anti- tir, rincara: «L’interesse economico di quelle imprese non può venire prima della salute pubblica. Abbiamo già chiesto al ministro dell’Interno Maroni di inserire nel Patto per la sicurezza l’interdizione perpetua al traffico pesante. Adesso è ora di finirla».Anche il sindaco di Torri Giorgio Passionelli ha sottoscritto l’emendamento anti-tir inviato da Simonelli al Viminale ai primi di febbraio. I tir attraversano strettoie a Pai per esempio e anche in pieno centro.Anni fa una ruota di uno dei bisonti si era staccata dal camion e, rotolando, aveva colpito un marciapiede a Pai. Risultato: la pesantissima gomma si era impennata ed era entrata al primo piano di una casa, letteralmente sventrandola. Solo per buona sorte, in quel momento, non c’era nessuno.Una strettoia stradale simile si trova anche in corrispondenza della chiesa di Garda, proprio nel tratto di Gardesana di recente interdetto al traffico per la caduta dei massi dalla Rocca. E via di questo passo anche nei rimanenti Comuni del medio e basso Garda.

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