venerdì, Marzo 29, 2024
HomeManifestazioniGhedi, porte aperte alle Frecce
Giornata azzurra: attesa una folla di 400 mila persone. Il 24 giugno la base del 6° Stormo ospiterà l’iniziativa più spettacolare dell’Aeronautica militare

Ghedi, porte aperte alle Frecce

Come gli alpini, forse più degli alpini. Quattrocento mila persone nel Bresciano: un raduno eccezionale, di quelli destinati a passare alla storia. L’equivalente di una intera città di medie dimensioni si trasferirà per una mattina e un pomeriggio a Ghedi, al principio dell’estate. Il 24 giugno l’aerobase dei Diavoli Rossi del Sesto Stormo – che festeggia i 50 anni di attività – ospiterà l’evento più spettacolare dell’Aeronautica militare: la «Giornata azzurra». La manifestazione sarà un vero e proprio «open day». Si esibiranno almeno sei pattuglie acrobatiche, fra le quali ovviamente le mitiche Frecce tricolori, e tutti, appassionati e inesperti, uomini, donne e bambini potranno ammirare nel cielo le incredibili evoluzioni dei velivoli militari. Ingresso libero per un evento che si annuncia senza precedenti nella nostra provincia – l’ultima iniziativa del genere risale alla metà degli anni ’90 e si tenne a Montichiari -, che si prepara non solo ad assistere a una spettacolare esibizione, ma a vivere una grande, emozionante festa, che sarà aperta sabato 23 giugno, al Teatro Sociale di Brescia, dal concerto della banda dell’Aeronautica militare. Ma sarà domenica la giornata clou: un bagno di folla con il naso all’insù per ammirare una sessantina di aerei, in volo per cinque-sei ore, dalle 11 alle 17 circa. I cancelli della base ghedese verranno aperti dalle 9.30. In considerazione del prevedibile enorme afflusso di pubblico, saranno predisposti parcheggi e servizi speciali. I problemi maggiori si avranno inevitabilmente al momento del deflusso degli spettatori, ed è per questo che il comandante del Sesto Stormo, colonnello Roberto Nordio, e il suo staff sono da tempo al lavoro per limitare al massimo i disagi, di concerto con le forze di polizia e i sindaci dei comuni attorno all’aerobase. La manifestazione non è ancora stata presentata ufficialmente, ma è inserita nel calendario 2001: per sincerarsene, basta consultare il sito int ernet del ministero della Difesa (www.aeronautica.difesa.it). L’anno sco rso la «Giornata azzurra» si è svolta a Rivolto, in Friuli Venezia Giulia. Oltre sessanta velivoli si erano alzati da terra per festeggiare il quarantesimo anniversario della nascita delle Frecce tricolori. Il cielo friulano era stato attraversato dalle pattuglie acrobatiche di Francia, Svizzera, Spagna, Inghilterra, senza dimenticare gli interessanti voli dimostrativi effettuati dagli Amx, C130, Drakken, F16, F18, F104, Tornado, Mirage 2000 e dagli Eurofighter, i nuovissimi caccia ricognitori che il prossimo 24 giugno decolleranno anche da Ghedi. Il momento clou, inevitabilmente, l’esibizione delle Frecce tricolori. A Rivolto la «Giornata azzurra» 2000 aveva radunato 350 mila persone, provenienti dall’Italia e dall’estero per assistere a uno spettacolo senza eguali. Una folla già notevole, che quest’anno a Ghedi contano comunque di superare, complice anche la vicinanza di grandi città come Milano, Bologna e Torino e di una zona turistica di livello internazionale come il lago di Garda. Ma per affollare l’aerobase bresciana basterebbero gli 84 club di Frecce tricolori disseminati in Italia, dal Triveneto alla Sicilia. Ogni primo maggio gli iscritti si ritrovano per un’esibizione riservata a chi riceve uno speciale invito: in media 20 mila persone ogni anno. Del resto, lo spettacolo vale al punto da essere esportato. In novembre le Frecce e altre pattuglie saranno ospiti del Salone aeronautico di Abu Dhabi per esaudire il desiderio di uno sceicco. Un modo originale di promuovere il made in Italy. In attesa del grande evento (nono raduno delle pattuglie acrobatiche), Ghedi ha vissuto il primo raduno dei naviganti dell’operazione Locusta, prima prova del fuoco sostenuta dai Tornado il 15 marzo ’91, ai tempi della guerra del Golfo. Un’occasione per ricordare quei giorni immortalati dalle istantanee del «Villaggio Locusta» (organizzate in un’interessante mostra fotografica). Alla conferenza dibattito hanno partecipato anche i colonnelli Gianmarco Bellini e Maurizio Cocciolone, che hanno spiegato la loro esperienza nei cieli del Golfo. L’Operazione Locusta darà presto vita a un’associazione e a un libro che racconterà l’avventura di dieci anni fa.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video