Un altro anno è passato e noi siamo ancora qui a scambiarci auguri di buon Natale e promesse per il nuovo anno, cercando di dimenticare quello che fra poco se ne andrà.
Ormai una classica routine che ci acchiappa un po’ tutti, credenti e non. Ci avviciniamo all’appuntamento natalizio, dopo un tempo di attesa, per salutare il Bimbo che nasce, per la quasi duemillesima volta.
Qualcuno non vede l’ora che finisca il 2014 per dimenticarne le vicende più o meno meste. Ma dimenticare non vuol dire fare la cernita come ora facciamo con la differenziata: questo è stato buono, questo, un po’ meno, questo è da eliminare. Quando si dimentica o si dimentica tutto o non si dimentica nulla. Dobbiamo tenerci le cose buone e riflettere su quelle meno buone. Forse con un attento esame le cose buone saranno certamente maggiori di quelle meno positive.
Bilanci per tutti, quindi, per gli operatori del settore turistico, ma anche per coloro che operano in altre attività. Bilanci e nuovi progetti, come ogni anno.
Le condizioni climatiche di questa 2014 non sono state fra le migliori, certo, ma a confronto di altre località nazionali possiamo dire che ci è andata anche bene. Il Garda tiene botta e si conferma il terzo distretto turistico nazionale. Scrivevo, tempo fa, che per i bilanci bisogna sempre aspettare di farli a bocce ferme.
Gli alberghi per la stragrande maggioranza chiudono con un leggero segno più, così come Navigarda e Gardaland. Le attività commerciali rispettano, chi più e chi meno, l’andamento degli anni passati. L’anno non è quindi da buttare.
Guardiamo all’imminente 2015 con una nuova dose di ottimismo, ricordandoci che noi gardesani viviamo in un’isola felice. Buon Natale e buon 2015 a tutti voi, cari lettori, dal sottoscritto, dalla redazione di GN e da tutti i nostri collaboratori.
Luigi Del Pozzo
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