Febbraio 2016

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    Gienne_Febbraio_2016_PPFinite le vacanze invernali già si inizia a pensare alla prossima stagione turistica. Ovviamente tutti speranzosi che vada come quella appena archiviata o magari anche meglio. Non siamo mai soddisfatti, vorremmo sempre qualcosa, come giusto nell’animo di ognuno di noi e, se non otterremo quel qualcosa in più, saremo quasi sul disperato. Il guaio vero è di non sapersi mai accontentare.

    Nel frattempo si inizia ad assaporare qualche spiraglio festaiolo, anche se sono praticamente appena conclusi gli appuntamenti natalizi ed epifani.

    Il Carnevale è alle porte, la Quaresima incombe e poi arriverà Pasqua con la nuova stagione. Alberghi, hotel, ristoranti e attività commerciali varie apriranno i battenti sperando da subito nel tutto o quasi “esaurito”. Almeno per il periodo in questione.

    Pasqua da sempre è stato il termometro della stagione a venire, spesso l’ottimismo si è avverato, altre non è andato come sperato.

    Poi sperare nelle previsioni di questi tempi è cosa assai ardua e azzardata. L’unica cosa certa sta a noi, nel credere nelle nostre possibilità operando, ognuno nei propri ambiti lavorativi, con professionalità, serietà, educazione e rispetto di clienti, colleghi e operatori del settore.

    Ricordo altri tempi quando proprio sul lago di Garda si aspettava il turista, soprattutto il tedesco, ritoccando a dismisura i propri listini prezzi con la rituale frase “tanto poi ritornano ancora!”. Sfortunatamente per un po’ è stato anche così, ma ora sono cambiati i tempi. Fin quando il turista ha scoperto altre destinazioni, certamente non suggestive come il nostro Garda, ma a prezzi largamente concorrenziali. E là si è spostato per un certo periodo di tempo. Da noi i prezzi sono leggermente scesi, la qualità dell’industria del forestiero è cresciuta, in modo anche esponenziale, e il turista è ritornato portando anche altri vacanzieri di nuove provenienze. Ora, a Carnevale si scherza e si fanno tante feste, ma cerchiamo di non ricadere nel peccato “vanitoso” del passato ricordando che ora, più di prima, il turista ha le ruote e le direzioni sono immense. Non lasciamolo fuggire nuovamente, tratteniamolo come sappiamo fare noi gardesani e togliamoci la maschera tuffandoci nella realtà.

    Gienne_Febbraio_2016

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