Gennaio 2014

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    Gienne_Gennaio_2014Più che un augurio è oramai diventata una tradizione quella dello scambio di auguri per il nuovo anno. Rituali di consuetudine che alla fine si tramutano nella solita frase “speriamo che il nuovo anno sia migliore di quello appena concluso!”

    Frase ripetuta da decenni segno che tutto sommato quello appena trascorso non è andato poi malissimo. Certo il 2013, con quel 13 finale (chi è scaramantico lo avrà pensato…) forse non è stato uno dei migliori anni. Poi seguendo un po’ i resoconti di colleghi giornalisti che ricordano quell’anno o quegli anni non troppo lontani come punto di riferimento della negatività, allora viene da dire ma se allora noi italiani, seppur con grandi sacrifici, non meno di quelli che stiamo sopportando ora, ce l’abbiamo fatta… o se i nostri padri ce l’hanno fatta, allora viene naturale da dire “forza, che ce la faremo anche adesso!”

    Di natura non sono mai stato pessimista, non lo sono tuttora. Credo e spero sempre in qualcosa di migliore, non mi lamento mai dello stato attuale. “Potrebbe andare meglio, ma potrebbe anche andare peggio!” altra frase ripetuta nella quotidianità.

    Allora, è proprio il caso di ringraziare il Buon Dio che ci ha dato la fortuna di vivere in una delle zone più belle al mondo, con un’economia qui legata in gran parte all’industria del forestiero, che ci permette di vivere in maniera dignitosa. Per il nuovo anno, un proposito: mettiamo nel cassetto le solite lamentele di facciata; rimbocchiamoci le maniche e pensiamo a chi, veramente, sta molto peggio di noi. Solo così possiamo augurarci, di cuore, un buon anno nuovo! A tutti voi, tanti e sinceri auguri.

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