Gienne Marzo 2022

Gardesi

Ve lo ricor­date il “Garde­si”? era, e lo è anco­ra, la Mon­e­ta sim­bol­i­ca in oro e argen­to patro­ci­na­ta dal­la nel 1978 con l’intenzione di val­oriz­zare le carat­ter­is­tiche più salien­ti delle local­ità riv­ierasche tramite una serie di motivi alle­gori­ci: l’origine del lago, la vite e il suo prodot­to, ma anche con gli ele­men­ti del lago: onda, vele, ven­to, sim­bolis­mo del tur­is­mo garde­sano. Il rovescio, comune alle varie conia­ture, ripro­duce la vela il carat­ter­is­ti­co mez­zo di comu­ni­cazione del lago, insieme agli stem­mi dei Comu­ni riv­ieraschi. Scopo di ques­ta idea dell’allora diret­ti­vo era la pro­mozione tur­is­ti­ca specie all’estero. Poi, nel 2018, arrivò il dio Benà­co, una scul­tura di Tul­lio Fer­ro pro­mossa come sim­bo­lo garde­sano dal­la Comu­nità del Gar­da, che fu anche (Benà­co) padre del­la mer­av­igliosa nin­fa di nome Gar­da che fece innamorare per­du­ta­mente il nume Sar­ca. Inizia­tive volute allo­ra per la pro­mozione tur­is­ti­ca del Gar­da, tema sem­pre attuale che, assieme ad altre tem­atiche, è sta­to il per­no cen­trale, pochi giorni fa, dell’Assemblea Gen­erale del­la Comu­nità del Gar­da pre­siedu­ta da Maris­tel­la Gelmi­ni.
Pro­prio la pres­i­dente, fes­teggian­do il ritorno in Comu­nità del­la Cit­tà di Riva del Gar­da, ha volu­to porre l’obiettivo sul­la pro­mozione garde­sana attra­ver­so svari­ate inizia­tive. Ripeto spes­so che il Gar­da, ai con­fi­ni di Lom­bar­dia Vene­to e Trenti­no, viene trop­po spes­so dimen­ti­ca­to dalle stesse Regioni e forse una “Regione del Gar­da” che pos­sa gestire uni­tari­a­mente la realtà garde­sana potrebbe facil­i­tarne la ges­tione.
Tut­to il set­tore alberghiero è in fer­men­to, invoglia­to anche dalle gior­nate qua­si pri­maver­ili che abbi­amo vis­su­to recen­te­mente, le attiv­ità com­mer­ciali legate soprat­tut­to all’Industria del Forestiero dura­mente col­pite dal forte calo tur­is­ti­co di questi due anni, stan­no riapren­do le loro attiv­ità.
Dice­vo delle moltepli­ci inizia­tive, mai messe vera­mente in atto sul Gar­da, ad esem­pio la neces­sità di allun­gare la sta­gione tur­is­ti­ca, leit­mo­tif di ogni inizio sta­gione poi imman­ca­bil­mente accan­to­na­to a sta­gione con­clusa; assis­ti­amo peri­odica­mente a Forum tenu­ti in altri laghi, Forum che han­no poi riso­nan­za mon­di­ale, e non rius­ci­amo a orga­niz­zarne uno, sta­bile, in una qual­si­asi local­ità garde­sana. Per non par­lare del­la cul­tura e luoghi cul­tur­ali di cui le sponde garde­sane sono assai ric­chi, ma spes­so non adeguata­mente e val­oriz­zate e pro­mozion­ate. Non ci sono più fes­ti­val ded­i­cati allo spet­ta­co­lo, alla moda, ecc.
Insom­ma, dopo cir­ca due anni di qua­si chiusura è forse il momen­to, final­mente, di rim­boc­car­ci le maniche per dare nuo­va vita e nuo­vo vig­ore al Gar­da, quel­lo che da tutte le par­ti è con­sid­er­a­to una delle mer­av­iglie del mon­do.
La Pasqua si avvic­i­na, prepari­amo­ci a ricev­er­la deg­na­mente!

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159° Gien­ne — Mar­zo 2022


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