Gienne Ottobre 2017

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    Non ditemi che le situazioni gardesane me le invento. Soltanto le noto giorno per giorno percorrendo il Garda per terra e per cielo (con il drone ovviamente!). Ecco quindi che con Luca, mio figlio, ogni qualvolta che usciamo per lavoro ci capita di poter registrar, o fotografare immagini che a volte hanno del surreale.
    Quella che pubblichiamo questo mese in copertina credo possa fornire la magnificenza del nostro lago quando mette allo scoperto tratti normalmente celati sotto il pelo dell’acqua. Li si intravede, sappiamo che ci sono e lo sanno molto bene anche i diportisti che spesso ci lasciano eliche (questo spazio lacustre è definito anche il “cimitero delle eliche”!) a volte imbarcazioni.
    Ora grazie ai bassi livelli raggiunti dal lago di Garda, nel momento in cui scriviamo, e abbiamo realizzato la fotografia, il livello segnalato dalla Comunità del Garda era di cm 40 sopra lo zero idrometrico di m 64,027 sul livello del mare (la quota più bassa registrata è stata di cm 35 il 9 settembre scorso), è possibile vedere emergere questi scogli che, ancora per poco dominano lo scenario gardesano. Certo dalla terra ferma lo spettacolo che si può vedere è diverso da quello visto dall’alto. Ma accontentiamoci delle immagini.
    Noi abbiamo fissato i lidi manerbesi, ma sicuramente altre suggestioni visive le si possono scoprire anche in altre parti del lago.
    E ammirando la suggestiva immagine si può ben capire il perché il lago di Garda sia tanto amato dai turisti di mezzo mondo, un po’ meno purtroppo dai nostri connazionali, che anche quest’anno hanno dimostrato la “amicizia” incrementando ancora, rispetto allo scorso anno, notevolmente il numero delle presenze che, secondo dati ancora ufficiosi, dovrebbero toccare i 26 milioni.
    Una realtà questa che va a premiare oltre alle bellezze naturali del Garda anche la professionalità dei nostri addetti ai lavori dell’industria del forestiero e ai responsabili della qualità delle acque, Garda Uno per la sponda bresciana e Gardesana Servizi per quella veneta.
    Non dimentichiamo però che quando i livelli delle acque calano, emergono anche quelle situazioni che non vorremmo mai vedere, come gli scarichi a lago abusivi.
    Il lago di Garda è un bene di tutti e tutti assieme cerchiamo di mantenerlo tale; ne va del nostro futuro e del futuro dei nostri figli.

    Gienne-Ottobre-2017

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