sabato, Aprile 20, 2024
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Un pubblico dibattito organizzato dal Lions club locale «Alta Velocità». A Brescia il mondo dell’università e dell’industria collaborano

Giovani, il futuro sta nella ricerca

Quale futuro per i giovani bresciani? La risposta a questa domanda fondamentale per molti ragazzi che stanno portando a termine gli studi è stata data dal presidente dei Giovani industriali di Brescia, Francesco Franceschetti, e dal vicepreside della facoltà di Ingegneria di Brescia, professor Aldo Zanoni, nel corso di un incontro organizzato dal Lions club Desenzano Alta Velocità.Il tema della serata è stato «I giovani, il futuro: quali prospettive per il territorio gardesano e bresciano» e si inserisce in una serie di incontri organizzati dal club desenzanese dei Lions. «L’iniziativa – ha spiegato il presidente del Lions club «Alta Velocità» Carlo Mandelli – cerca di affrontare da diverse angolazioni le opportunità e le potenzialità lavorative che il territorio del lago di Garda e della provincia di Brescia ha da offrire alle giovani generazioni nei prossimi cinque anni. Obiettivo del progetto è quello di contribuire con risposte concrete e nuove interpretazioni al problema degli sbocchi professionali e occupazionali dei giovani bresciani».Dopo la relazione del professor Zenoni sulla facoltà di Ingegneria, che prevede per l’anno prossimo l’avvio di un nuovo corso di laurea in Disegno industriale, il presidente dei giovani imprenditori bresciani ha voluto sottolineare l’esigenza di un punto di incontro tra formazione universitaria e mondo del lavoro. «A Brescia le aziende hanno un’organizzazione piramidale, con limitate possibilità di crescita – ha precisato Franceschetti – . Per questo oggi stiamo vivendo una crisi d’identità. E’ inutile dare la colpa alla Cina e ai nuovi mercati. Il problema è che ci eravamo arroccati sulle nostre idee, senza rinnovarci ed investire nell’innovazione. Proprio in questo senso è importante la collaborazione con l’università, grazie alla quale anche le piccole aziende possono rinnovarsi. La realtà bresciana è infatti caratterizzata da imprese molto modeste, che non hanno la possibilità di investire in ricerca e innovazione».Franceschetti e Zenoni hanno poi concluso il loro intervento sottolineando l’importanza del nuovo Centro multisettoriale tecnologico, che permetterà di rafforzare la collaborazione tra il mondo dell’università e del lavoro.

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