La sistemazione del lungolago si arricchisce di un altro utile intervento
Giù la casetta, su il trampolino
Abbiamo già parlato diffusamente del progetto che il Comune ha affidato all’architetto Lucio Donatini. E sappiamo che da esso (sarà ufficialmente presentato in Provincia entro la fine del mese) l’amministrazione intende cogliere tre piccioni con una fava: rilanciare il lungolago D’Annunzio dopo anni di oblio; sistemare il «mucchio selvaggio» dei detriti del tunnel in Gardesana; predisporre il «cilindro contenitore» di quella vasca di decantazione delle schiume (ben nascosta alla vista di tutti), che è stata suggerita all’Enel come unico serio antidoto alle frequenti inondazioni di poltiglia d’alga nel golfo rivano.Ma c’è una novità. Per l’ultima stesura del progetto, il Comune ha chiesto al professionista di inserire anche la demolizione (meglio approfittare della presenza di ruspe quando ci sarà il cantiere!) della vecchia e decrepita casetta che, poco a sud della Casa Rossa, ospitava fino a qualche lustro fa le pompe dell’acquedotto che pescavano l’acqua in profondità.L’abbattimento dell’edificio è da «leggere» come primo passo per realizzare in quella piccola insenatura un trampolino per i tuffi.