La Coldiretti: «Poiché l'Anas non paga saremo costretti a passare alle maniere forti»
Gli agricoltori verso il blocco stradale
L’Anas non si decide a pagare mezzo miliardo di indennizzi alla quarantina di agricoltori che hanno subìto espropri per la costruzione della nuova tangenziale e la Coldiretti prepara una manifestazione di protesta con blocco della strada. La minaccia viene dal vicedirettore Carlo Anselmi, il quale sottolinea l’esasperazione dei suoi associati, che già sette anni fa avevano ceduto il terreno per la costruzione della circonvallazione.Pochi mesi dopo, gli agricoltori avevano percepito, per accordo bonario, l’80 per cento della cifra convenuta. Da allora sono rimasti in fiduciosa e vana attesa della liquidazione.L’iter degli espropri è stato tormentatissimo, come del resto in molti altri casi. Basti pensare ai ricorsi presentati al Tar per la progettata tangenziale di Marmirolo sulla Goitese e alle dure prese di posizione degli agricoltori per i raccordi ferroviari programmati dall’ amministrazione provinciale.A Castiglione, quando tutto sembrava finalmente risolto, è scoppiata la grana del mancato pagamento degli ultimi indennizzi, che si è andata ingigantendo con il trascorrere del tempo.Dice ancora con preoccupazione il vicedirettore della Coldiretti: «Non esito a definire grave la situazione che si è venuta a creare per la liquidazione degli espropri. Visto che l’Anas, nonostante i solleciti, si ostina a non pagare il 20 per cento di quanto concordato, abbiamo scritto al prefetto e al sindaco per un coinvolgimento».Entrambi si sono rivolti direttamente alla sede milanese dell’ente nazionale per le strade. Il primo si è detto disponibile a promuovere un incontro; il secondo ha ricevuto assicurazione che «il capo del compartimento Anas ha preso a cuore il problema». Da allora sono passati altri quattro mesi ma gli agircoltori ancora non hanno visto soldi. Per questo la Federazione provinciale della Coldiretti ha deciso l’azione forte: se entro breve tempo il pagamento non sarà effettuato, inevitabile sarà la protesta con il blocco stradale. «Al punto in cui siamo giunti — si chiede Anselmi — cos’altro possiamo fare? E pensare che sono state completate tutte le operazioni. E’ stato persino definito il frazionamento, che, a quanto mi risulta, è già stato recepito anche dal Catasto».
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