venerdì, Marzo 29, 2024
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Renato Chisso ha incontrato il sindaco. L’assessore regionale: «Presto eliminate le situazioni anomale» Alcuni nuovi servizi per la portualità verranno affidati a privati

Gli ormeggi abusivi smuovono Venezia

L’abusivismo portuale è spina nel fianco delle Amministrazioni che si affacciano direttamente sul Garda. Da anni non mancano progetti, indagini e controlli, il tutto contrassegnato da proteste a non finire, ma con i posti barca abusivi in continua espansione tanto che lungo la sola riviera veronese del Garda se ne contano più di tremila. Problematiche, quelle legate alla portualità nella sua complessità, che sono state al centro di un incontro con presente, ieri mattina in municipio, l’assessore regionale Renato Chisso accompagnato dai consiglieri regionali veronesi Giorgio Cerioni e Remo Serangiotto. Accolti dal sindaco Davide Bendinelli e dall’assessore Antonio Pasotti, gli amministratori regionali sono stati informati della gravità della situazione, acuitasi soprattutto nel corso di quest’ultima stagione turistica che va gradualmente spegnendosi. Problematiche legate all’immobilismo che perdura da anni nel campo del potenziamento delle strutture portuali, alla caotica disciplina degli ormeggi in concessione e alle difficoltà che incontra l’Ispettorato di porto nell’intervenire sulla rimozione dei natanti abusivamente ormeggiati. Ma soprattutto all’evoluzione della nautica da diporto, risultata molto consistente e che ha determinato la saturazione dei posti barca pubblici disponibili che sono non più di 1.200. La carenza di approdi quindi con influenze negative sul turismo specializzato. «Ritardi notevoli», ha ammesso Chisso, «rispetto ad altre zone e quindi un gap difficile da recuperare». Ma con la necessità di articolare gli interventi con Comuni e Provincia «in modo da organizzare tutta una serie di servizi, alcuni dei quali da dare in gestione ad esterni». Non mancano infatti le istanze che arrivano dai Comuni lacustri intenzionati a voler gestire direttamente i porti, come già peraltro sta avvenendo e stanno facendo i Comuni della riviera bresciana, creando nello stesso tempo una vera e propria attività di controllo, in modo da regolamentare l’uso degli attracchi e curare la pulizia dei bacini. «Ma anche la disponibilità», come aveva anticipato il sindaco Bendinelli, «di posti in transito e per gli ospiti degli alberghi». La presenza di Cerioni e Serangiotto ha invece offerto lo spunto per una carrellata sulle condizioni e la qualità dell’assistenza sociale e sanitaria della zona. Considerata «soddisfacente» dai due consiglieri della Commissione regionale della Sanità, ma che va adeguata alle esigenze dell’utenza che ha assoluto bisogno di «certezza e sicurezza». Commissione, quella della Sanità, impegnata a fondo nei prossimi giorni nell’affrontare la ristrutturazione ospedaliera della provincia di Verona.

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