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Gli studenti bresciani immaginano la città del futuro e si aggiudicano tre premi

Aldo Quagliotti del Liceo Bagatta di Desenzano del Garda, Flavio Cammarota dell’ Istituto Capirola di Leno (BS) e Ramandip Kaur sempre dell’Istituto Capirola sono tre dei sei vincitori del contest “La città del futuro”, lanciato con il sostegno di UBI Banca nell’ambito di “L/HUB – Conoscere la realtà dell’intercultura“, un progetto multidisciplinare che si rivolge agli Istituti Superiori di II grado e si propone di stimolare processi di educazione interculturale e il racconto diretto della multiculturalità. Il progetto è a cura dell’Associazione Culturale Eclettica&Media di Milano, con il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e dell’Istituto Scolastico Regionale della Lombardia e con il sostegno del Consolato Generale degli Stati Uniti D’America a Milano.

Il concorso “La città del futuro” ha visto la partecipazione di circa 20 Istituti Scolastici e 37 progetti, dai territori di Milano e provincia e di Brescia e provincia. Ai giovani partecipanti è stato chiesto di immaginare la società futura secondo il proprio ideale e di presentarla attraverso l’elaborazione di un prodotto creativo, senza alcun limite nell’uso dei linguaggi espressivi e con riferimento alla tematica interculturale su cui ruota l’intero progetto L/HUB.

I tre studenti del bresciano hanno vinto tre dei cinque premi ex-equo in palio, e ciascuno di loro si è aggiudicato il premio da 100 euro in buoni acquisto.

Aldo Quagliotti del Liceo Bagatta di Desenzano del Garda, con la sua poesia “La città del futuro”,

«ha costruito un ritratto ironico e acuto di un possibile mondo futuro – riporta la motivazione del premio -, capovolgendo l’immagine di quello a cui siamo abituati e dimostrando una notevole capacità lessicale ed espressiva, con diversi rimandi alla letteratura e alla filosofia. L’elemento che ha maggiormente colpito la giuria è l’auspicio, da parte di Aldo, di un mondo in cui la familiarità e la sicurezza di luoghi e gesti lasci il passo alla passione per il divenire, la ricerca e la trasformazione: “E una volta allargate le spiagge / Come froge della narice di un dio / Ognuno avrà la sua isola / Ma nessuno riavrà la sua Itaca / Perché è ingiusto che regni pigrizia / E il mammismo taciti l’ingegno”. Gli uomini di questa città del futuro cercano la verità attraverso la ragione e l’empatia verso i propri simili, rifiutando gli egoismi e gli affanni che impoverivano la loro vita: “L’abitante sarà pescatore / E getterà la rete nell’animo altrui / Per accorgersi di punto in bianco / Che aveva trascurato l’immensità / A causa di una premura nauseante […] La guerra sarà soltanto / Un brufolo in bianco e nero / Perché l’umanità avrà compreso / Con un limpido ritardo / Che non ha mai inteso nulla / Fuorché l’Amore”».

I due studenti dell’Istituto Capirola di Leno, hanno invece concorso con un racconto ciascuno. Ramandip Kaur ha partecipato con un racconto dal titolo “Con Semplicità” e nella motivazione al suo premio si legge:

«Con candore e schiettezza, anche di stile, immagina un futuro in cui la “frenesia e le sciocche ambizioni” lascino spazio alla tranquillità e alla semplicità, più di ogni cosa considerata ‘preziosa’. Una città aperta alla condivisione e all’accoglienza senza pregiudizi e riserve, “Proprio come oggi in Italia, – scrive l’autrice – così ricca di provenienze”. Ma tutt’altro che ingenua, l’immagine di questa città del futuro, in un diretto confronto con la realtà di oggi, ammette la presenza di difficoltà, che tuttavia possono essere superate proprio grazie all’iniziativa e alla “forza” delle nuove generazioni».

Il compagno Flavio Cammarota si aggiudica il premio con il racconto “A piccoli passi”; la motivazione recita così:

«Calato in uno scenario dominato da un conflitto bellico mondiale, in un indefinito spazio temporale nel futuro, un giovane con la madre compie un lungo viaggio “sulle acque della speranza”, attraversando “innumerevoli pericoli”. Al viaggio fisico corrisponde quello mentale e il giovane comincia a fantasticare “su una città utopistica in un futuro indefinito”. Nel racconto di Flavio i piani temporali si intrecciano e la descrizione dell’oggi, con un’analessi, diventa il ricordo lontano di un passato da cui pure prende forma la visione di un futuro migliore: “Sognavo una città senza più preconcetti […]. Una città in cui fosse possibile seguire le proprie inclinazioni […]. In questa città, la normalità sarebbe stata il rispetto reciproco, un valore che, secondo la mia esperienza, era scomparso ancora prima dello scoppio della guerra”. Allora, lo sguardo pur amaro su un’umanità facile al conflitto e alle “soluzioni distruttive” lascia posto a quello fiducioso di un giovane che consapevolmente sceglie di cominciare a vivere e costruire da subito il proprio sogno, e “a piccoli passi” innalzare la ‘propria’ città del futuro».

Il progetto “L/HUB – Conoscere la realtà dell’intercultura” prosegue con un secondo contest “Il mondo è qui” con il sostegno di COOP Lombardia. Il termine per le iscrizioni al contest e la consegna dei progetti creativi, inizialmente fissato per il 24 maggio, è stato posticipato al prossimo autunno, per consentire alle scuole e agli studenti già iscritti al contest e a tutti coloro che ancora intendano farlo di avere più tempo per partecipare e produrre i propri lavori.

I link alle pagine su cui sono stati pubblicati tutti i progetti in concorso si trovano nella sezione CONTEST del sito www.lhub.it.

La pagina web del social network L/HUB è http://laboratorio-lhub.ning.com/.

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