venerdì, Aprile 19, 2024
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Prima riunione della nuova Amsa spa (Azienda Municipale Sviluppo Arco), al Casinò. Intervista al presidente Caproni

Golf e casa da gioco

Prima riunione della nuova Amsa spa (azienda municipale sviluppo arco), venerdì sorso al Casinò. Una serie di formalità, evidentemente. Ma anche l’ufficiale insediamento del primo consiglio di amministrazione dell’ormai ex municipalizzata arcense, presieduto da Gianni Caproni.Lontane le polemiche dell’estate scorsa?Devo dire che dopo quello che era successo (la mancata nomina del presidente, la serie di dimissioni, quindi l’azzeramento del consiglio ndr) con la vecchia municipalizzata ero un po’ preoccupato. Ed invece tutto è filato liscio. Non solo. Ma ho potuto registrare fin dalle prime battute una notevole disponibilità da parte di tutti. Ed anche un’ottima preparazione sui vari problemi.Quale la regola numero uno del suo programma?Semplice. Tutte le iniziative hanno evidentemente dei costi. Si tratta di verificarli bene. E rapportarli agli effettivi benefici. Non solo diretti, ma anche indotti.In pratica?Le faccio un esempio. Quando ero alla direzione dell’Autobrennero sono stati fatti tanti investimenti. I benefici indiretti, quelli rappresentati ad esempio dai nuovi insediamenti industriali e commerciali vicino all’A22, sono stati notevoli…E non sempre tenuti nel dovuto conto.Scendiamo nel dettaglio. Che cos’ha in testa per la nuova Amsa, fin d’ora?Una premessa: i libri dei sogni non servono a niente. Creano solo delle illusioni. Basti pensare a quanti dei programmi del famoso Arco ’80 sono stati effettivamente realizzati. Meglio fare degli attenti studi, procedere con metodo insomma. E poi tirare le somme.E i tempi?Ci siamo dati sei mesi di tempo per arrivare a gettare le basi della nuova Amsa. Faremo anche delle tavole rotonde sulle singole problematiche.Il consiglio appena nominato scade tra un anno…E’ vero, lo prevede lo statuto. Ma mi sono ripromesso, d’accordo con gli altri, di lavorare come se il mandato fosse eterno. Proprio per non ridurre il tutto all’ordinaria amministrazione. Insomma, per gestire una piscina, due campeggi e un bar non occorrerebbe una spa… bisogna guardare ben più avanti.Che ne pensa del golf?Ho avuto un incontro con alcuni rappresentanti di quel comitato. Personalmente sono d’accordo su quest’iniziativa. Anche in questo caso, comunque, occorrerà valutare costi e benefici, diretti e indiretti.E della casa da gioco?Ero grande amico del compianto mons. Flaim. E questo del Casinò era uno dei pochi argomenti che ci divideva. Resto sempre della mia idea: la casa da gioco ad Arco porterebbe più vantaggi che svantaggi. Cercheremo quindi di verificarne la fattibilità.Si parla di un albergo al posto delle Palme, una volta realizzato 11 monoblocco e quindi spostata lì pneumologia…L’articolo 3 dello statuto ci da ampio spazio di manovra in questo ed altri comparti. Cercheremo di sfruttarlo nel migliore dei modi. Adesso è presto comunque per dire, con precisione, come. Ma non perderemo tempo.

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