venerdì, Aprile 26, 2024
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Per il molo frangiflutti basta affondare la roccia della costruenda galleria del Ponale

Golfo del Lido: un porto perfetto per centinaia di barche

Giancarlo Angelini interpreta il malessere degli ambienti nautici altogardesani davanti all’ipotizzata riduzione dei posti barca prevista nella sistemazione della fascia lago presentata dalla Lido di Riva spa. Il rimedio? Ne aveano già discusso, più o meno accademicamente, anni addietro. Scrive Angelini: «Stando al progetto Cecchetto per San Nicolò, l’ampliamento a nord comporta dei grossi lavori di scavo ed il dimezzamento dell’attuale parcheggio, preziosissimo per viale Rovereto. Anche l’apertura di nuovi spazi verso ovest non risolverebbe il problema parcheggi, perché si dovrà certamente usare parte dell’area per la costruzione di una palazzina – servizi per la razionalizzazione del porto stesso. Saltando all’altro lato della fascia-lago, anche il rilancio della “Spiaggia degli Olivi”, con la costruzione della piscina che si è individuata nell’attuale ex zona balneabile fatta a semicerchio, comporta anche una rivisitazione del porticciolo della Fraglia, dal quale, proprio per dare vivibilità alla costruenda piscina, potrebbe (se n’è sentito parlare in più sedi), far sparire il moletto di legno sul lato nord. Le grosse spese (lavorare sull’acqua comporta grossi investimenti!), per un nuovo pontile a San Nicolò (che non risolverebbe il problema e forse lo aggraverebbe vista la resezione del parcheggio attuale) cui potrà aggiungersi la necessità di ospitare le imbarcazioni “sloggiate” dalla Fraglia, impongono una scelta diversa, l’individuazione di una nuova zona portuale. Che c’è già! Ed è il golfo Lido dove, con un progetto accurato (c’è già), si possono sistemare centinaia di barche, prevedendo lo sviluppo della nautica indicato da Delai, individuato (in parte) da Cecchetto, sicuro e certo vedendo la crescente domanda che il settore propone. E’ indubbio che il maggiore problema che si presenta è la costruzione del molo frangiflutti. Ma anche in questo si è aperta da qualche giorno una possibilità che non deve essere lasciata cadere. Ed è data dalla prevista realizzazione della galleria tra la Grotta Azzurra e il Ponale, con l’estrazione di migliaia di tonnellate di roccia che da qualche parte si devono pur portare. Magari facendole semplicemente cadere nel lago. Ed allora perché non farle cadere lì dove c’è l’abbozzo di molo in Punta Lido, per realizzare quel frangiflutti che una trentina di anni fa è stato solo abbozzato? Basterebbe che una di quelle “bettoline” a fondo apribile caricasse il materiale sotto la Gardesana e poi, dopo 300 metri di navigazione lo facesse cadere sul fondo di Punta Lido. Il molo frangiflutti, il problema maggiore in questo progetto, verrebbe avanti automaticamente. O quanto meno, alzerebbe il fondale di quel tanto per abbassare i costi nel caso si voglia costruire un frangiflutti galleggiante. Nella sciagura per il crollo della Gardesana, abbiamo almeno questa fortuna di tanto materiale a disposizione».

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