venerdì, Aprile 19, 2024
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Tremila piatti di minestrone per dare l’addio al carnevale

Grande festa al «Marciapiè» il primo giorno di Q uaresima

Oltre 6 quintali di ottimo Bardolino e circa 3000 piatti di minestrone di magro sono stati consumati mercoledì, primo giorno di quaresima, al «Marciapiè», nell’elezione del nuovo Capo Valar. La nuova maschera della «Libera contrà del Marciapiè» per un intero anno è Luca Bongiovanni, conosciuto come «Luca Lettrico» perchè fa l’elettricista, che ha raccolto 298 voti. Il suo vice, con 285 voti conquistati, è Marco Perantoni, detto Meci. El Cagnol, il segretario, con 184 voti, sarà Enzo Giambeni, detto El Baffo, Capo Valar uscente. A festeggiare con la moltissima gente affluita al «Marciapiè» dai paesi vicini e anche dalla città, c’era il Papà del Gnoco con la sua corte. E proprio il Papà del Gnoco, con il Re del goto di Colà, hanno accompagnato il neo Capo Valar nella sede municipale per incontrare il sindaco Renzo Franceschini. «E’ stato un incontro molto schietto e simpatico – spiega El Cagnol – che ci ha incoraggiato a portare avanti questo carnevale lacisiense che ha compiuto 25 anni. Il sindaco ha elogiato il nostro impegno per tenere vive le tradizioni locali ed anche la due giorni che Capo Valar e Marciapiè sostengono, sia per il divertimento che per le azioni benefiche». Dopo la cerimonia in municipio il sindaco ha voluto presenziare ai chioschi gastronomici di via Arco brindando alle nuove fortune del carnevale. Nel pomeriggio il Papà del Gnoco, la sua corte, Capo Valar e Re del goto hanno reso una visita di cortesia agli anziani della casa di riposo, mentre all’asilo, in mattinata, avevano regalato dolciumi ai bambini. Al «Marciapiè» è stata festa fino a tarda notte. Non sono mancate abbondanti libagioni ma anche trippa, carne con la cipolla, aole fritte e calamari, senza contare lo squisito minestrone di magro. «Devo ringraziare chi mi ha votato – sottolinea Luca Bongiovanni – ma soprattutto chi ha lavorato per la buona riuscita del carnevale. Dai cuochi agli assistenti, alle signore che hanno distribuito le pietanze, alla Ciana, l’anima del Marciapiè, alle aziende agricole e vinicole di Lazise che hanno offerto il vino. Infine l’amministrazione comunale, che ci ha sostenuto e ha dato il suo appoggio logistico».

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