martedì, Aprile 16, 2024
HomeAttualità«Guardia costiera tutto l’anno»
Il senatore Chincarini tra i promotori del disegno di legge che impegna il governo al potenziamento del soccorso nei laghi. Ma dovranno essere trovati i soldi della prossima finanziaria

«Guardia costiera tutto l’anno»

Un passo avanti. Decisivo secondo l’onorevole Umberto Chincarini firmatario lo scorso anno, insieme ad altri quindici senatori della Lega Nord, di un disegno di legge sull’organizzazione dell’attività di soccorso nei laghi di Garda, Como e Maggiore. «Pochi giorni fa in sede di esame del disegno di legge n. 1246 (“Disposizioni in materia d’infrastrutture e trasporti”) l’ottava commissione di Palazzo Madama ha deliberato l’impegno del Governo ad individuare le risorse necessarie per realizzare un incremento di organico delle Capitanerie di Porto allo scopo di consentire l’istituzione di un servizio di ricerca e soccorso nelle acque dei tre laghi del Nord Italia», spiega il senatore del Carroccio e vicesindaco di Peschiera. Proposta che ha ottenuto il parere favorevole del viceministro delle infrastrutture Ugo Martinat presente all’audizione. «In pratica con questo provvedimento si obbliga il Governo a stanziare nella prossima finanziaria i soldi per mantenere attivo tutto l’anno sul Garda il servizio di pronto intervento della motovedetta della Guardia costiera che in via sperimentale e su richiesta delle regioni interessate (Veneto, Lombardia e Trentino) è in vigore da quattro anni anche se limitatamente alla stagione estiva», riprende Chincarini. L’esponente politico, dal 1996 in prima linea nel dare voce a Roma ai problemi della gente del Garda e delle esigenze collegate al bacino del più grande lago d’Italia, incassato l’impegno del Governo ha incontrato lunedì negli uffici della Comunità del Garda l’ammiraglio Luciano Dassetti, responsabile del comando generale delle Capitanerie di Porto. «Insieme al presidente della Comunità Pino Mongiello abbiamo analizzato sotto il profilo politico legislativo l’istituzionalizzazione del servizio della Guardia Costiera nelle acque interne. E’ noto a tutti quanto importante sia per il nostro lago la presenza dei marinai d’acqua dolce di stanza nel porto di Bogliaco con una motovedetta inaffondabile ed un equipaggio pronto ad intervenire 24 ore su 24 in qualsiasi condizione meteo», illustra Chincarini pronto a riconoscere, lui sempre così critico nei confronti dell’ente di Gardone, il ruolo attivo avuto in tutta questa operazione dalla Comunità del Garda. Molto è stato fatto da quel tragico 13 agosto del 1998 quando nel Benàco si consumò una delle pagine più nere e tragiche con la morte di tre turisti scozzesi, padre e due figli. Un fatto che evidenziò i limiti e le carenze nel mettere in moto i mezzi di salvataggio. Una pecca infamante che a giusta ragione minò la credibilità delle istituzioni predisposte alla salvaguardia dei cittadini. Quella normale gita in barca si trasformò in una odissea per due famiglie anglosassoni in vacanza a Limone. Un dramma che poteva essere evitato se sul Garda fosse stata presente la Guardia Costiera. Già perché il ritrovamento dei superstiti avvenne solo il mattino successivo e per pura casualità da parte dell’operatore del battello spazzino del Consorzio Garda Uno in servizio nel basso lago. Prima di allora solo pochi mezzi erano usciti alla ricerca dei naufraghi in balia delle onde per quindici ore. Un ritardo che costò la vita a Luke, solo sei anni: privo di forze e minato dalla temperatura fredda della notte cessò di vivere alle sei di mattina dopo quattordici ore di sofferenza. Una morte orrenda sotto gli occhi del fratello tredicenne Timothy che come impazzito si divincolò dal braccio della madre e si lasciò andare tra i flutti. Di fronte a una simile tragedia la Comunità del Garda iniziò a «smuovere» le acque fino a convincere gli organi competenti ad istituire la Guardia costiera lacuale e il numero blu di pronto intervento 1530. Un servizio che da subito ha riscosso unanime apprezzamento presso gli enti che ruotano attorno al Garda, i turisti e l’utenza nautica in generale. «I costi per mantenere la motovedetta della Guardia costiera sul Garda per tutto l’arco dell’anno con servizio 24 ore su 24 si aggira attorno ad un miliardo delle vecchie lire», riprende il senatore leghista Umberto Chincarini. «Marinai che nel periodo invernale potrebbero essere utilizzati anche con compiti di sicurezza, di controllo delle barche ancorate nei porti o nel disbrigo di pratiche nautiche senza per questo interferire con altre forze già predisposte a tale tipo di servizio. Non per ultimo impiegati nel mondo della scuola per illustrare ai giovani le insidie del lago».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video