giovedì, Aprile 18, 2024
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Il milanese Paolo Chiarino, partito sabato alle 19,04 da Riva è arrivato ieri alle 18,29 al Desenzanino. La traversata seguita anche da Alberto Cova olimpionico a Los Angeles, in barca con gli amici e il papà dell’atleta meneghino

Ha «domato» il Garda a nuoto e senza pinne

Paolo Chiarino, nuotatore milanese di gran fondo, è riuscito a coronare il suo sogno e a fissare un primato: è stato il primo sportivo ad attraversare il lago di Garda a nuoto da Riva a Desenzano. Prima di lui, altri appassionati avevano coperto la distanza tra Riva e Sirmione, qualche chilometro di meno. Chiarino ha toccato la spiaggia di Desenzanino alle ore 18,29 di ieri, dopo una nuotata lunghissima, iniziata alle 19,04 del giorno prima. Ha impiegato 23 ore, 25 minuti e 16 secondi, con una media di 66 bracciate al minuto.Non si tratta della prima impresa del dirigente grafico milanese, che ha alle spalle altre traversate chilometriche, come la 24 ore di Haar (Monaco di Baviera) dove si è classificato primo nel 2004, o la 24 ore di Muenster del 2005 (primo anche lì). Fiore all’occhiello di Chiarino sono anche la traversata dello stretto di Santa Catalina (Los Angeles), per 33 chilometri coperti in 15 ore e 17 minuti e i 46 chilometri dell’isola di Manhattan (in 10 ore e 32’, con la corrente favorevole).Nonostante l’esperienza degli ultimi cinque anni, nei quali Chiarino ha partecipato ad una quindicina di gran fondo, la traversata del Garda da nord a sud va probabilmente ad occupare il gradino più altro tra le sue imprese.ACCOMPAGNATO da una barca, con a bordo amici che lo hanno costantemente incoraggiato, ha avuto al suo fianco il primo tifoso, il papà Sergio, orgogliosissimo dell’impresa fin dal momento del distacco da terra a Riva del Garda.Quando ormai mancavano pochi chilometri al termine, a metà pomeriggio di ieri, papà Sergio era emozionato, ma convinto dell’impresa del figlio: «Per noi mezza dozzina di chilometri può sembrare poca cosa, ma per chi è in acqua da venti ore non è così. Abbiamo sempre incitato Paolo, specie di notte, e gli abbiamo passato alimenti e bevande, come prevede il regolamento».A bordo c’era un grande amico di Chiarino: l’olimpionico Alberto Cova, oro a Los Angeles ed attuale dirigente della Federazione di atletica. Ieri è salito in barca anche il sindaco di Gargnano, Franco Scarpetta. Tutti ad incitare Paolo, perchè l’aspetto psicologico e nervoso, come ricorda il papà, andavano curati come la tenuta atletica. Chiarino ha compiuto la traversata basandosi sul regolamento seguito dagli atleti che si cimentano sulla Manica, per raggiungere la Francia partendo dall’Inghilterra: indossando solo occhialini, costume e cuffia: niente pinne e niente muta. Assolutamente vietato toccare la barca: il cibo e le bevande gli sono state passate a mano.

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