venerdì, Aprile 19, 2024
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Partiti da Salò, hanno portato la loro attrezzatura in valigia. In California hanno preparato salumi per un amico giapponese

I norcini bresciani negli Usa beffano i controlli doganali

Sono andati in California a fare cotechini e salami per conto di un ricco finanziere nippo-statunitense! Un’avventura curiosa e originale, quella vissuta da un gruppo di gardesani e valsabbini, trasformatisi per l’occasione in ambasciatori delle nostre tradizioni. Una delegazione, guidata da Angelo Dal Bon della «Campagnola» di Salò, ogni anno si reca in America per una visita di aggiornamento e di piacere. Stavolta si è unito Ezio Benedetti, norcino di Carpeneda di Vobarno. Singolare il bagaglio sull’aereo per S. Francisco: budella, spezie e macchina per i salami. Tutto, incredibilmente, è riuscito a passare inosservato attraverso le severissime maglie del controllo doganale. A due ore di auto da S. Francisco, in una piccola verde valle, il cui paesaggio è ritmato da colline cariche di vigneti, vive Tatzuo Okaia, giapponese, rampollo di una delle famiglie dei sette samurai (al mignolo porta un anello d’oro con lo stemma della sua stirpe). Americano nell’anima, «Taz» ha dedicato la vita alla ricerca del bello, incarnato in ogni forma, in particolare in tutte quelle che hanno bisogno del palato per essere codificate. Ed è proprio l’amore per la buona tavola che lo spinge, spesso, a Salò, dove è ormai considerato un amico intimo. La casa di Okaia, in California, occupa una collina di Alexandre Valley. E’ costituita da tre cottages, chiamati «virzulì bianc, blu e vert» (il nome di una verdura che cresce dalle nostre parti) e da una struttura separata: la cucina, battezzata «La Piccola Campagnola». Proprio questo poggio immerso in sterminati vigneti è la destinazione di Benedetti, Dal Bon e amici. Il tempo di sistemare i bagagli, e iniziano le peregrinazioni negli allevamenti alla ricerca di due maiali adatti. Dopo due giorni e mezzo, vengono scelti due «Organic pigs», fatti crescere (naturalmente) con un’alimentazione biologica. Il rito può iniziare. Americani, giapponesi e italiani lavorano insieme. Sezionano, macinano, mescolano, insaccano. Alla fine ecco salami (75 chili), cotechini (25), pancette (4) e lardo (15), con rosmarino e salvia. Tutto questo sotto gli occhi incantati di «Taz» che, ricordando gli stratagemmi da lui attuati per riuscire a portare qualche salame in California senza essere scoperto alla dogana (una volta li infilò in valigia, arrotolandoli nei calzini usati), mormora soddisfatto: «My dream is coming true», «il mio sogno si sta avverando». Un artigiano di Calistoga, piccolo paese di Napa Valley, ha costruito due gabbie per la stagionatura, dove i gustosi prodotti vengono collocati. In attesa di essere portati in tavola. Trascorsa la vacanza ospiti nei tre cottage, il norcino di Carpeneda e gli amici sono tornati in Italia. «Taz» ha promesso che farà una capatina sul Garda a primavera, quando spunteranno i virzulì.

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