La Sigesa invia le bollette con gli abbuon
I rimborsi del metano
«Era ora. Meglio tardi che mai». Si tratta del commento di gran parte degli oltre quattromila utenti arcensi del metano all’arrivo nei giorni scorsi della bolletta del terzo bimestre contenente il primo rimborso per il mancato sconto tarriffario dal 1995 allo scorso anno. Secondo la Sigesa, la società che gestisce il servizio del gas, nei prossimi mesi sarà la volta degli importi pagati in più dal 1994 fino al 1987. Per i consumi familiari, cioè la maggioranza, non sono cifre esorbitanti, che invece riguardano le aziende industriali, artigianali ed i grandi complessi residenziali. Ma ugualmante attese per far quadrare i non sempre floridi bilanci domestici. Un esempio pratico. Un’utenza casalinga, che nella recente bolletta ha avuto un costo di 503 mila, imposte varie escluse, per il consumo di metano di gennaio e febbraio scorsi, ha ottenuto un rimborso di 255 mila per il periodo dal marzo 1995 al settembre 1997 e di 152 mila dal succesivo ottobre al febbraio dello scorso anno. Il primo importo, oltre all’Iva, è stato detratto immediatamente, mentre l’altro lo sarà a settembre. L’amministrazione comunale ha accolto favorevolmente l’iniziativa della Sigesa con la quale ha avviato un’azione legale affinchè ad ogni utente venga ritornato quanto pagato in eccesso dal 1987. In quell’anno venne stipulata una convenzione, inapplicata fino al febbraio del 1999, che concedeva uno sconto tariffario del 10% fino al 1990 e del 3% sino al 2007, quando scadrà il contratto con la Sigesa. Inizialmente l’azienda del gas aveva accampato l’impossibilità di quantificare le singole spettanze. Ora, inaspettatamente, sta avvenendo il contrario. Il vicesindaco Prandi ha annunciato una verifica dei conteggi anche per chiarire le differenze emerse con la Sigesa sull’entità dei rimborsi.
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