giovedì, Aprile 25, 2024
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Presentato il volume riccamente illustrato edito dall’Ateneo e dalla Comunità del Garda. Un approccio interdisciplinare nel libro curato da Mauro Corradini

I segni del sacro lungo il Benaco

Una festa per il «battesimo» del volume «Il Garda. Segni del sacro», edito dalla Comunità del Garda e dall’Ateneo di Salò. L’opera, a grande formato e riccamente illustrata, è stata presentata dal curatore Mauro Corradini all’Antica Cascina San Zago. Il presidente Pino Mongiello e il sindaco di Salò Giampiero Cipani hanno rilevato, nell’introdurre il relatore, il significato della ricerca, che colma una lacuna negli studi gardesani. Percorrendo le vie gardesane, ha sottolineato Mongiello, «nonostante la geografia turistica abbia modificato i luoghi in maniera incisiva e diffusa, i segni del sacro ci appaiono, se non carichi di senso, carichi di storia, e proprio per questo chiedono di essere meglio decifrati e compresi oltre la semplice ammirazione». L’approccio interdisciplinare al tema ha favorito l’esplorazione del territorio, che risulta ampia anche nell’approfondimento di aspetti che potrebbero apparire marginali, ma strettamente connessi con le ritualità del sacro, ad esempio la gastronomia e le tradizioni fiorite nelle feste liturgiche o in occasione delle sagre patronali. «La scelta di affrontare il tema del sacro nell’arte – annota Mauro Corradini – nasce sia come naturale omaggio a un sentimento squisitamente umano, sia per la continua presenza di segni, tracce, icone pur nella diversità dei modi e delle forme. Sono le immagini collegabili al sentimento religioso; la forza emotiva del sacro, tra estasi e mistero, è tanto presente nell’uomo che sembra attraversare indenne le epoche e le organizzazioni sociali». E nessun altro tema possiede tale forza poetica e ha suscitato tanta invenzione di forme, rintracciabili in tutte le località del bacino gardesano». La trentina di saggi, affidati a specialisti di varie discipline, propone un’esauriente indagine sui segni del sacro: dalla preistoria alla storia, dall’epoca pagana a quella cristiana. E dopo l’affermazione della nuova fede, accolta dall’imperatore Costantino con l’editto di Milano del 313, ecco il sorgere delle pievi, delle chiese, delle basiliche arricchite da opere d’arte: altari, affreschi, pale, sculture, ex voto, opere lignee. Tutto è stato indagato dagli autori, che hanno dato spessore al libro con contributi originali: Fabbio Gaggia, Giuliano Sala, Gian Pietro Brogiolo, Renata Salvarani, Giorgio Cortenova, Anna Lisa Ghirardi, Giulio Bonuccelli, Monica Ibsen, Marco Albertario, Marina Botteri Ottaviani, Rolando Bellini, Andrea Tomezzoli, Pia Ferrari, Carla Boroni, Giorgio Vedovelli, Attilio Mazza, Herfried Schlude, Angelo Peretti, oltre naturalmente allo stesso Pino Mongiello e al curatore Mauro Corradini. È da condividere l’osservazione di Corradini: il volume «non è solo un incontro con le immagini, attraverso un’antologia più o meno oculata sui luoghi della fede; è una domanda posta mille volte ad ognuno attraverso ogni icona, segno o traccia, attraverso ogni parola».

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