giovedì, Aprile 25, 2024
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Successo per l’iniziativa di ricerca realizzata dalle scuole medie dell’Istituto comprensivo Falcone-Borsellino.
Uno stradario con 380 toponimi: che spiegano anche cose che gli adulti non sanno

I segreti del paese svelati dai ragazzi

Lo stradario di Lazise ha fatto centro. Un «centro» davvero centrato! Ed è merito dei ragazzi delle scuole medie dell’Istituto comprensivo Falcone-Borsellino se ora Lazise, e tutta la cittadinanza, turisti compresi, possono agevolmente consultare uno stradario aggiornatissimo, che include tutte le località, anche le più sconosciute del territorio, con tanto di bei disegni e di importanti e dettagliate didascalie. Ma ciò che subito affascina il lettore o chi consulta il nuovissimo stradario è la scoperta dei toponimi. La sua storia, le curiosità legate agli stessi, le origini, i detti popolari, il dialetto, le leggende legate ad alcune località.Cordonega, Mostrigolo, Conferasene, Curaci, Cioso…. quali misteri racchiudono ?Quali realtà tradizioni, credenze, leggende raccontano: Donzella, Mirandola, Cà Barillo, Mombinda? E tutti gli altri 380 toponimi che racchiude «Lo stradario di Lazise»? Tanti sono le località, i siti, le contrade che i ragazzi delle scuole medie hanno studiato in oltre due anni di attività. Una attività che ha entusiasmato sia gli studenti che i docenti. Un lavoro certosino e puntiglioso che inorgoglisce sia loro che l’intera comunità lacisiense. Ed oltre ad aver «scovato» la storia e la etimologia dei luoghi, averli trascritti, e stampati, li hanno anche disegnati. Il tutto «racchiuso» in un volume di grande pregio che sarà l’ausilio più importante per i tanti turisti che ogni anno raggiungono Lazise e che la voglio conoscere bene e da vicino.Una «guida» che oggettivamente mancava. Ed è stata la Dogana Veneta, ancora una volta, il simbolo della storia di Lazise, ad accogliere le scolaresche per la presentazione della nuova fatica, dopo il brillantissimo successo, in anni passati, dai calendari, sempre realizzati dai ragazzi. Elogi e complimenti da parte dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, ma soprattutto della dirigente scolastica, che ha sottolineato la valenza dell’opera appena realizzata, ma soprattutto l’impegno e la voglia di fare dimostrata dagli studenti in due anni di fortissimo impegno di studio e ricerca, sotto la guida esperrta dei loro insegnanti.Due in particolare, Giuseppe Reversi e Dea Camatti. Due colonne che da settembre prossimo non faranno più parte dell’organico scolastico, perchè collocati in quescenza. Lo ha annunciato con il cuore in gola, rotto dalla commozione proprio la dirigente scolastica. E qui gli applausi sono davvero fioccati a scena aperta. Fortissima ed impalpabile la commozione di tutta la platea. Lasciano, i due insegnanti,un fortissimo vuoto sia ascuola che nella comunità civile. Sono stati davvero delle colonne per generazioni di studenti.Proprio perq uesto il sindaco Renzo Franceschini ha voluto consegnare loro una targa a nome dell’amministrazione comunale e della intera comunità lacisiense. E in questo contesto anche sui volti di Reversi e di Camatti la commozione è stata eveidente. «Sono molto soddisfatto del lavoro compiuto dalla scuola media di Lazise – afferma il sindaco Renzo Franceschini – perchè ha occupato i ragazzi in una ricerca sul territorio in maniera metodica e puntigliosa, scoprendo realtà inedite , editando anche un’opera di facile consultazione con dei disegni davvero splendidi. Possiamo senza ombra di dubbio affermare che Lazise, quella vera, è tutta racchiusa in questo “stradario”».

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