venerdì, Aprile 19, 2024
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L’associazione culturale Francesco Fontana riparte dopo un anno intenso con due opere impegnative. Nei prossimi mesi anche un volume dedicato a Vittorio Cavazzocca Mazzanti

I segreti della Dogana Veneta in un libro

La Dogana Veneta di Lazise e gli atti del convegno su Vittorio Cavazzocca Mazzanti, svoltosi a Villa Pergolana nell’ottobre del 2003, saranno le prossime pubblicazioni che l’associazione Francesco Fontana darà alle stampe. Il libro sulla dogana veneta, appena riportata all’antico splendore con un resaturo accuratissimo posto in essere dall’amministrazione comunale, è ormai in fase di stampa. Il volume è curato dal professore Gian Maria Varanini, preside di letteratura medioevale all’Università degli studi di Trento, in collaborazione con un esperto ricercatore e storico quale è Stefano Lodi. «Doveva essere pronto in concomitanza con l’inaugurazione dell’edificio», spiega Sergio Marconi della Francesco Fontana, «ma lo studio ha implicato una notevole ricerca storica sull’edificio che fu un caposaldo della Repubblica di Venezia e ci ha costretto ad un ritardo di pubblicazione. L’opera comunque sarà di altissimo livello, frutto di una puntigliosa ricerca sull’argomento». Gli atti del convegno sul gentiluomo sapiente di Lazise, lo studioso, il giornalista e lo sportivo Vittorio Cavazzocca Mazzanti, grazie a un contributo concesso dalla Regione del Veneto, saranno un nuovo importante appuntamento editoriale che la Francesco Fontana porterà a compimento nei mesi a venire. Vittorio Cavazzocca Mazzanti non è stato quindi dimenticato da Lazise. Al Cavazzocca è stata intitolata, con l’amministrazione guidata da Luca Sebastiano, la passeggiata che dal porto nuovo conduce fino a Villa Pergolana, la dimora abitata dal Cavazzocca fino alla sua morte. Egli la percorreva quotidianamente, con il suo bastone in mano e il cappello di paglia. «Proprio perché Vittorio Cavazzocca è una delle figure più alte che Lazise abbia avuto nel secolo passato», spiega ancora Marconi, «vogliamo ricordarlo con questo importante libro. Di lui si è detto e scritto molto, ma sicuramente non a sufficenza. Contiamo con questa nuova opera di consegnarlo ai posteri degnamente. Riporteremo in luce anche una piccola parte della sua collezione di pubblicazioni inedite giacenti nella biblioteca di Verona». La Francesco Fontana nel corso del 2005 non è stata inattiva. Anzi. Ha portato alle stampe la Storie di casa mia di Francesco Biondani e ha contribuito alla realizzazione del volume Il dialetto di Lazise, tratto dalla tesi di Maria Zanetti. È proseguita anche al vicenda del restauro e dell’utilizzo della chiesetta dei Santi Fermo e Rustico. Proprio a fine gennaio dovrebbe concludersi l’iter giudiziario intrapreso dai proprietari dei terreni attigui alla chiesetta. «Dovrebbe andare a sentenza alla Corte di Appello di Venezia», puntualizza Marconi, «questa lunga vicenda giudiziaria che vede impegnato a resistere il Comune di Lazise nell’interesse della intera comunità per addivenire a un consenso per l’accesso alla chiesa. La Francesco Fontana ha speso oltre 350 milioni di vecchie lire per il restauro conservativo, senza poter utilizzare l’immobile perché privo di accesso. Sottolineo che il bene è di proprietà della comunità civica di Lazise e che il suo completo utilizzo è una sorta di atto dovuto».

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