sabato, Aprile 20, 2024
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Successo nel Palio delle Contrade del Corsetto, una barca trascinata letteralmente dai fratelli Malfer Alle spalle di Ettore «Baccalà» i remi di Borgo e Rosa. Poi finale con i botti

I senatori si riscattano e domano i giovani

L’avevamo scritto: se la schiena di Ettorino regge… E la schiena di Ettore «Baccalà» Malfer, classe 1938, una vita passata sul lago, ha retto. Così lui ha messo in fila giri di boa da manuale, portando al successo nel Palio la contrada del Corsetto in una scoppiettante finale contro Borgo e Rosa, vincitrici delle ultime quattro edizioni del torneo remiero di Ferragosto, con la Spagna quarto incomodo. Se Ettore Malfer è il campionissimo della voga tradizionale (ha vinto una decina di volte la bandiera del lago correndo sulle bisse di Torri, Garda e San Vigilio), non erano certo di secondo piano gli altri «senatori» del Corsetto: Alberto Malfer, fratello di Ettorino (nel palmares ha appena una bandiera in meno) e Aligi Pincini, presidente dell’associazione bisse La Rocca, tutt’e due classe ’49. Ad abbassare l’età media di una barca abbondantemente «over 50» c’era Matteo Pincini, figlio di Aligi, 27 anni, bissaiolo sulla barca di Garda, insieme ad Alberto Malfer. Borgo e Rosa hanno onorato il loro ruolo di protagonisti delle ultime edizioni del palio dell’Assunta. Il Borgo, secondo, ha messo in acqua la formazione che ha vinto tre volte di fila, dal ’98 al 2000: Pierfrancesco Maffezzoli e Silvano Dall’Agnola, recenti dominatori della bandiera del lago con la bissa di Bardolino, insieme a Massimo Favetta e Roberto Avanzi. Terza la Rosa, vincitrice l’anno scorso. Stavolta la contrada campione si presentava con una sostituzione: Valerio Monese ha dato forfait, complici i postumi di un brutto strappo rimediato proprio nella gara vittoriosa del 2001. La Monese family restava così rappresentata da due vogatori: Fabio e Marco. Insieme a loro ancora una volta Mauro Faraoni, fresco di trionfo con la bissa di Bardolino, mentre il nuovo atleta della contrada era Michele Bertoncelli, bissaiolo di Garda. La Rosa ha dovuto sostenere il turno di recupero per accedere alla finale, ma non sembrava un handicap: era andata così anche l’anno scorso. Il fatto è che forse Borgo e Rosa hanno fatto una finale troppo tesa, controllandosi a vicenda e finendo per compiere un ultimo giro di boa un po’ largo. Così l’esperienza del Corsetto ha avuto la meglio, rosicchiando metri a ogni virata. Per il resto, c’è stata una mezza delusione per l’assenza delle due donne che dovevano correre per la Piazza. All’ultimo minuto si sono ritirate: le hanno sostituite due ragazzini di 13 e 15 anni, Manuel Sala e Pietro Maffezzoli, entrambi molto promettenti. In premio a tutti i vogatori delle ceramiche di Pino Castagna, consegnate dal sindaco Davide Bendinelli e dal vicepresidente dell’amministrazione provinciale Antonio Pastorello. E come gran finale i fuochi d’artificio, con più di una decina di migliaia di persone ad applaudire dal lungolago.

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