Il gruppo dei volontari dei Comuni del Basso Garda ha festeggiato la Befana con un falò. Due nuovi mezzi di soccorso. Nel 2006 gli interventi sono stati 550

I vigili del fuoco sognano la caserma

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Di Luca Delpozzo
Roberto Darra

I vig­ili del fuo­co volon­tari di Desen­zano del Gar­da, con il grup­po folk «Cuori Ben­nati di Riv­oltel­la», han­no dato vita il 6 gen­naio scor­so al falò del­la Befana, fes­ta pro­mossa allo scopo di sen­si­bi­liz­zare l’opinione pub­bli­ca sul servizio svolto ormai da tre anni sul territorio.Al «buriel» dei vig­ili del fuo­co, svoltosi pres­so la caser­ma in local­ità Essi­ca­toio tabac­chi, han­no parte­ci­pa­to più di mille per­sone, che oltre ad osser­vare il rogo del­la Befana han­no potu­to degustare vin brulè, cioc­co­la­ta cal­da e gela­to. Grande suc­ces­so anche per lo spiedo con­suma­to al cen­tro ricre­ati­vo del­la par­roc­chiale di Riv­oltel­la, che ha con­ta­to ben 450 presenze.La fes­ta è sta­ta anche l’occasione per sti­lare un bilan­cio dell’anno appe­na trascor­so. Va det­to che sono 45 i vig­ili del fuo­co volon­tari che effet­tuano soc­cor­si tec­ni­ci urgen­ti nei Comu­ni di Desen­zano, Lona­to, Poz­zolen­go, Padenghe, Sirmione, 24 ore su 24 per 365 giorni. Questi volon­tari, tra i quali oper­a­no tre donne, al momen­to del bisog­no ven­gono inviati dal­la sala oper­a­ti­va provin­ciale di Bres­cia. Nel cor­so del 2006 i volon­tari han­no effet­tua­to oltre 550 inter­ven­ti di soc­cor­so. La mag­gior parte di questi sono riferi­bili ad incen­di di varia natu­ra; molte sono state le chia­mate per il soc­cor­so ad auto­mo­bilisti rimasti coin­volti in inci­den­ti stradali. Ma si sa, i vig­ili del fuo­co han­no un ambito di inter­ven­to molto ampio, che spazia dal soc­cor­so a per­sone rimaste bloc­cate, in ascen­sore o in casa, alle fughe di gas.Molti gli inter­ven­ti par­ti­co­lari, come il soc­cor­so o il recu­pero di ani­mali e le boni­fiche di inset­ti peri­colosi. Il capo-dis­tac­ca­men­to Alber­to Piz­zo­co­lo vuole ringraziare a nome di tut­to il per­son­ale «i cit­ta­di­ni di tut­ti i Comu­ni servi­ti, che ogni giorno man­i­fes­tano seg­ni di sti­ma e di apprez­za­men­to; il cuore si riem­pie di gioia quan­do, dopo qualche inter­ven­to par­ti­co­lar­mente impeg­na­ti­vo, ven­gono a trovar­ci in caser­ma. Sono momen­ti che ci dan­no la forza e il cor­ag­gio di con­tin­uare nel nos­tro impeg­no quotidiano».I vig­ili del fuo­co volon­tari da quest’anno, gra­zie agli impeg­ni delle Ammin­is­trazioni comu­nali, si sono dotati di due nuovi mezzi di soc­cor­so. Mar­co Righet­ti, pres­i­dente dell’associazione Ami­ci Vvf, spie­ga: «I nuovi mezzi era­no indis­pens­abili per il poten­zi­a­men­to oper­a­ti­vo. Voglio ringraziare tut­ti col­oro che si sono spe­si per dar­ci una mano a real­iz­zare questo prog­et­to. Ora sti­amo pen­san­do ad una soluzione riguardante la caser­ma. Come è noto i locali uti­liz­za­ti giorno e notte sono in una strut­tura pre­fab­bri­ca­ta. Cre­do che per il bas­so Gar­da siano maturi i tem­pi per com­in­cia­re a pen­sare ad una vera caser­ma, che potrebbe diventare il cen­tro delle attiv­ità di pro­tezione civile, sicurez­za e soc­cor­so, come in altre par­ti del­la nos­tra provincia».I vig­ili del fuo­co accol­go­no di buon gra­do chi volesse intrapren­dere l’esperienza di volon­tari­a­to. «L’iter per diventare volon­tario — sot­to­lin­ea Piz­zo­co­lo — è lun­go e non pri­vo di osta­coli; solo chi possiede tut­ti i req­ui­si­ti accede al cor­so di for­mazione di base di 120 ore, che abili­ta al soc­cor­so tec­ni­co urgente».

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