giovedì, Aprile 25, 2024
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Il gruppo di volontari, in cerca di nuovi iscritti, acquisisce grazie al contributo regionale anche un’ambulanza

Idrovolante ultraleggeroper la Protezione civile

Un idrovolante ultraleggero e un’autoambulanza. Sono gli ultimi due mezzi di cui si è dotata la protezione civile di Rivoli, un gruppo di volontari sempre pronto a intervenire in tutte le emergenze. Se l’ambulanza è stata acquistata grazie al contributo della Regione, oltre che con i fondi raccolti organizzando diversi eventi, il mezzo aereo è stato messo invece a disposizione da un socio della Protezione civile, Fabio Guerra, ex pilota militare, ora pilota civile e istruttore federale di volo ultraleggero.«Con l’idrovolante, un mezzo che è in grado di operare sia sul terreno che sull’acqua, siamo in grado di controllare e monitorare il territorio durante i periodi di siccità, individuando già sul nascere i focolai degli incendi boschivi», spiega Claudio Brait, presidente della sezione della Protezione civile di Rivoli. «Ma possiamo anche cercare dispersi, effettuare ricognizioni sul lago di Garda per scoprire fonti d’inquinamento o soccorrere chi ne avesse bisogno, visto che è anche possibile ammarare. Inoltre potremo utilizzarlo anche durante le esondazioni dell’Adige, un problema piuttosto frequente da queste parti».Durante l’ultima esercitazione della Protezione Civile veronese, «Sisma 2007», organizzata a fine ottobre dall’amministrazione provinciale, l’idrovolante era stato usato per simulare il soccorso di un subacqueo in difficoltà, con sindrome da annegamento. «In pochi minuti il mezzo, decollato dall’aviosuperficie in erba di Caprino è ammarato nel punto in cui si trovava il sub, che è stato poi caricato a bordo», racconta Brait. «Ad attendere il ferito a Caprino c’era poi l’ambulanza. L’idrovolante si è rivelato un mezzo davvero comodo e veloce per effettuare questo genere di operazioni sul lago di Garda, a maggior ragione perché è custodito in un hangar a Rivoli, ovvero in una zona strategica, visto che la nebbia non c’è praticamente mai».Quanto all’ambulanza, Rivoli ne era finora priva. «La utilizzeremo, a livello di protezione civile, nelle manifestazioni sportive, e vedremo se sarà possibile collaborare con l’Ulss 22 per il trasporto di ammalati bisognosi di cure o visite», sottolinea Brait.La sezione di protezione civile di Rivoli conta 23 volontari pronti a intervenire anche in caso di neve e ghiaccio. Sono proprio i volontari, infatti, che in collaborazione con il Comune, spargono il sale e spalano la neve. Così come sono stati loro a intervenire quest’estate dopo la tromba d’aria che si è abbattuta a Canale, liberando le strade e occupandosi della rimozione degli alberi caduti o pericolanti. Inoltre il gruppo dispone anche di un mezzo per le operazioni antincendio boschivo e di un fuoristrada, sempre dotato di attrezzatura antincendio. «La Protezione civile di Rivoli è nata nel 2000 grazie alla volontà e alla passione dei suoi componenti», conclude Brait. «I mezzi li abbiamo, ma avremmo bisogno di altri volontari dai 18 anni in su, amanti del territorio che si uniscano al nostro gruppo. Il corso di formazione è di 20 ore, poi è richiesta la partecipazioni agli appuntamenti fissi: la riunione mensile e le esercitazioni». Per informazioni: 045.7281216.

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