sabato, Aprile 20, 2024
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Le spoglie di Sant’Ercolano hanno fatto ritorno a Campione. La traslazione (che ha un solo precedente nel 1956) è avvenuta ieri sera, quando un corteo di auto ha mosso da Maderno

Ieri sera la cerimonia Traslati a Campione i resti di S. Ercolano

Le spoglie di Sant’Ercolano hanno fatto ritorno a Campione. La traslazione (che ha un solo precedente nel 1956) è avvenuta ieri sera, quando un corteo di auto ha mosso da Maderno, dove sono custoditi i resti del diciannovesimo vescovo di Brescia (che gli storici collocano tra i SS. Cipriano ed Onofrio), alla volta della frazione lacustre di Tremosine. Impossibile stabilire gli anni dell’episcopato di Ercolano. Si può soltanto affermare che si svolse nel VI secolo, probabilmente poco dopo la metà. Certo è che dopo aver coperto la carica vescovile di Brescia, Ercolano lasciò gli onori del mondo ritirandosi a Campione, dove morì in odore di santità. Documenti di varie epoche attribuiscono al santo miracoli che gli valsero la massima venerazione dei gardesani. Ercolano restituì la vita a due morti. La tradizione parla di altri fatti straordinari: uccelli, animali terrestri e pesci accorrevano alla sua voce e si fermavano ad ascoltarlo quando leggeva i salmi. «L’intento della straordinaria celebrazione – ha detto il parroco di Maderno don Gianfranco Mascher durante la messa che ha preceduto la traslazione – non è certo quello di alimentare il folclore, né di favorire il devozionalismo, ma quello di ravvivare la fede in Cristo, trasmessa dagli Apostoli, predicata e testimoniata da Sant’Ercolano, ed autorevolmente riproposta nel nostro tempo da Papa Giovanni Paolo II e dall’attuale pastore della Chiesa bresciana, il vescovo Giulio Sanguineti». Al termine della funzione nella parrocchiale di Maderno le reliquie di Sant’Ercolano, custodite in due involti di seta damascata, sono state depositate da don Ivo Panteghini, custode diocesano delle reliquie, in una nuova arca realizzata su commissione della comunità parrocchiale madernese dal laboratorio del Museo diocesano di Brescia. Con i resti del santo, nell’arca sono stati posti la placchetta metallica già rinvenuta nell’urna durante la ricognizione effettuata nel 1580 da San Carlo Borromeo, il testo autografo del vescovo di Brescia Gabrio Maria Nava deposto nell’arca in occasione della ricognizione del 1825 e il verbale della deposizione avvenuta ieri. Al termine della cerimonia religiosa un corteo di auto ha accompagnato la traslazione di Ercolano fino a Campione. Oggi nella frazione tremosinese la presenza del Santo protettore sarà celebrata con una messa alle 20 concelebrata da don Giuseppe Zacchi e i sacerdoti della zona. L’urna farà ritorno a Maderno venerdì 11 agosto con una processione di barche che prenderà il largo alle 19.30, dopo la S. Messa (ore 18) presieduta dal vescovo Mons. Sanguineti. Una particella ossea di Ercolano resterà però a Campione, conservata in un reliquario.

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