venerdì, Aprile 19, 2024
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Le festività iniziano nel segno della tradizione ma senza eccessi: si spera nel veglione Negozianti preoccupati a Desenzano e Sirmione: la gente non spende

Il basso Garda si consola a Capodanno

Vendite sottotono nei negozi, alberghi quasi tutti chiusi e offerta gastronomica nei ristoranti improntata alla tradizione regionale. Traffico ordinario sulle strade principali del basso lago senza incidenti di rilievo, tranne uno mortale avvenuto a Lonato di cui riferiamo nelle pagine di cronaca. Lavoro di ordinaria amministrazione, infine, al Pronto soccorso di Desenzano con una sola nota curiosa: parecchie ragazze si sono rivolte ai sanitari per farsi prescrivere la «pillola del giorno dopo». Questa, in sintesi, la fotografia del lungo ponte natalizio a Sirmione e Desenzano dove, nonostante il clima rigido e le temperature di qualche grado sotto zero, i turisti non sono mancati facendo la gioia dei pochissimi alberghi rimasti aperti. Da martedì, comunque, è attesa la riapertura fino al giorno di Capodanno di altri hotel per il tradizionale veglione. «Sono stati molti i negozi aperti quest’anno – puntualizza il presidente dei commercianti sirmionesi, Raoul Negri -, purtroppo il trend degli acquisti è in netto calo: non conosciamo ancora la percentuale, però il risultato è negativo. Diciamo che i visitatori avevano maggior interesse per la passeggiata che non per le vetrine. «Gli alberghi aperti – prosegue Negri – sono tutti pieni grazie anche alla concomitante apertura invernale di Gardaland e del Centro benessere delle Terme». I pochi ristoranti aperti nel basso lago hanno rispettato pienamente la tradizione natalizia. Faraona o gallina ripiena, capretto o agnello al forno, panettone farcito i piatti più richiesti. Ma è comunque crisi anche in questo settore. Basti pensare che, rispetto agli anni passati, molti locali non hanno più ospitato cene per gli auguri aziendali. Gli unici segnali di ripresa vengono dal prossimo ponte di Capodanno che vedono la nostra regione terza assoluta in Italia fra le più gettonata. Se il bel tempo terrà, anche tra una settimana saranno in molti a decidersi a trascorrere la notte di San Silvestro sulle rive del Garda dove, val la pena ricordarlo, si trova la più elevata concentrazione di discoteche e locali di tendenza dopo la riviera romagnola. Natale tranquillo anche per le forze dell’ordine. Verbali in bianco per Polizia e Carabinieri, lo stesso per i Vigili urbani delle due cittadine. Qualche lamentela è stata raccolta anche tra i commercianti di Desenzano. «Nelle settimane precedenti, ascoltando molti miei colleghi – spiega Gigi Tremolini, titolare di uno dei più noti locali della città e appartenente a una famiglia di commercianti con interessi in altre attività – abbiamo purtroppo la certezza di aver avuto un calo del 20-25% nelle vendite rispetto allo scorso anno, sia nell’abbigliamento che nella ristorazione e nei pubblici esercizi. Le cause? Secondo noi, la scarsità di parcheggi, la viabilità non ordinata, la crisi economica generale». Almeno il 60% degli alberghi di Desenzano, secondo una stima fatta dal presidente della categoria, Saverio Ziliani, sono rimasti chiusi. Ne riapriranno, però, molti la prossima settimana. Tradizione cristiana rispettata in pieno nelle chiese. Affollati il Duomo di S. Maria Maddalena, San Zeno, quindo la chiesa di S.Maria della Neve di Colombare e Lugana a Sirmione. Molti i visitatori ai presepi dei Rogazionisti e del Porto Vecchio (galleggiante) allestito dagli «Amici». E’ rimasto invece solo un ricordo quello celeberrimo di Rivoltella, un presepio vivente con centinaia di figuranti che in passato teneva banco nella frazione desenzanese.

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