Anche quest’anno la chiesa di Varignano ospita uno dei presepi più interessanti della zona: quello che gli stessi abitanti della frazione iniziarono a realizzare esattamente 20 anni fa, sotto la guida di Richard Keller, il poliedrico artista e grafico tedesco che ama trascorrere ad Arco ogni spazio di tempo libero della sua frenetica attività. Caratteristica del presepe di Varignano è quella che la nascita del Redentore è ambientata proprio nell’abitato della stessa frazione, ricostruito in miniatura con meticoloso realismo.«Con la collaborazione del parroco, don Renato Bertol, di una ventina di ragazzi del paese e di Rita Zangari – spiega Keller – ho costruito una Natività dove oltre alle case reali sono presenti anche gli abitanti, con le loro tradizioni e le loro attività, e la stessa vegetazione mediterranea della conca arcense. L’idea delle statuine è stata dei ragazzi dell’Oratorio. Era il 1986 e la signora Zangari si è prestata per dare un tocco artistico ai soggetti, che andavano a sostituire quelli di gesso».E così anche le statuine del presepe di Varignano hanno una peculiarità: con uno scheletro mobile possono far mutare atteggiamento al soggetto. Quest’anno, essendo il tema scelto quello del «dialogare insieme per comunicare insieme», le statuine mostrano l’anelito di tutti i personaggi a parlare, raccontare, comunicare: nella famiglia, nella scuola, sul lavoro, in chiesa o addirittura al bar. Il presepe è visitabile tutti i giorni.