giovedì, Aprile 25, 2024
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Suggestivo il progetto di ripristino degli antichi camminamenti lungo la merlatura. Scoperte le «bocche» per i cannoni e le feritoie di osservazione

Il castello svela i suoi segreti

Da alcuni giorni sono state rimosse le impalcature dal mastio d’ingresso al castello medievale di Desenzano che finalmente può essere ammirato in tutta la sua bellezza architettonica. Ma ci sono cambiamenti in vista rispetto al progetto originario di restauro del castello di Desenzano. Durante gli scavi commissionati dal Comune sono venute alla luce due bocche cannoniere poste all’interno del «Torresin del pontesello» (la torre che si apre sul ponte levatoio, ndr), peraltro già visibili in parte, sotto il precedente piano di calpestìo della corte interna, quindi un pozzo in laterizio e diverse stratificazioni pavimentali risalenti alla fine del ‘700. Sono anche tornate alla luce le feritoie di osservazione e di uso bellico. Questi ritrovamenti, però, hanno di fatto provocato più d’una modifica al progetto. Il pavimento, infatti, sarà abbassato per consentire la visita delle bocche cannoniere e l’osservazione delle feritoie; la parte restante della corte, articolata in quattro gradinate, andrà a formare un piccolo anfiteatro utilizzabile per rappresentazioni teatrali e musicali. Il primo stralcio dell’intervento prevede, oltre alla sistemazione della corte interna, la pavimentazione dell’ingresso, la creazione di spazi espositivi nei diversi piani della torre ed il ripristino dell’antico camminamento di ronda lungo la merlatura che consentirà al visitatore di vivere la suggestiva esperienza di trovarsi al livello della merlatura del maniero. Il secondo stralcio dei lavori che decollerà il prossimo anno riguarderà invece il piano terra ed il primo piano degli ex alloggi ufficiali dove verranno ricavati spazi per gli uffici comunali della cultura, mentre negli altri locali troverà posto un ampliamento dell’Istituto di geofisica e bioclimatologia sperimentale del Garda. Come già riferito in precedenti servizi, la spesa si aggirerà inizialmente sui tre milioni di euro. Dello stato dei lavori del restauro comunque si parlerà venerdì 20 alle ore 21 a palazzo Todeschini: saranno il vicesindaco Rodolfo Bertoni e il direttore dei lavori architetto Alessandro Bazzoffia ad illustrarne i dettagli. Nel corso della serata verrà proiettato il video «Dallo studio dell’opera ad oggi» che ripercorre i momenti salienti del percorso di recupero. All’interno dello stesso palazzo Todeschini verrà allestita la mostra presentata nella primavera scorsa al Salone nazionale dell’arte del restauro di Ferrara, nel corso del quale il progetto ha ottenuto lusinghieri consensi di critica. Quello che tutti si augurano è che l’antico castello medievale possa ritornare a respirare e ad essere un punto di incontro e di visita non solo dei desenzanesi, ma anche dei turisti. Occorrerà prevedere nel futuro anche dei comodi ed agevoli parcheggi e una discreta viabilità per accedere. Oggi arrivarci con l’auto è pressocché impossibile perché da Capolaterra è precluso l’ingresso. Nei giorni lavorativi poi ci sono decine di auto parcheggiate abusivamente.

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