venerdì, Aprile 19, 2024
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Consiglio al Platano anche sulle variazioni di bilancio. Oggi si discute della vendita del rifugio del Cai

Il Chierego alla Comunità

L’acquisto dal Cai del rifugio Chierego di Costabella sul Monte Baldo va in consiglio comunitario. È questo uno dei sette punti all’ordine del giorno previsti per la seduta in programma oggi alle 20 nella sede della Comunità montana del Baldo a Villa Nichesola. Da discutere c’è l’ipotesi di trasferimento dell’agenzia di produzione Inps di Caprino a Bussolengo, tema molto sentito nel comprensorio e in particolare a Caprino, dove si profila l’idea di realizzare un centro servizi in cui a uno sportello Inps siano affiancati quelli di Camera di Commercio e Ufficio del lavoro oggi ad Affi. Tra gli altri punti: la ratifica di due delibere su variazioni al bilancio di previsione 2006 e alla relazione previsionale 2006/2008. Il sesto punto è l’acquisto del rifugio Chierego. Costruito nel 1963, fu sin da allora affidato in gestione al Cai, che ne ebbe la proprietà nel 1987. Strutturalmente debole, è stato ristrutturato tra il 2004 e il 2005 e riaperto nel settembre 2005. Sorge al vertice di una vasta porzione del versante sudoccidentale del Monte Baldo nel comune di Brenzone, non distante dalla riviera benacense, vicino alla stazione turistica di San Zeno di Montagna e agli impianti di risalita Prada-Costabella, ed è un importante punto di riferimento per moltissimi turisti ed escursionisti. Tuttavia la sezione veronese del Cai ha deciso di alienarlo per far fronte alle spese che deve e dovrà sostenere per i suoi rifugi, cioè il Barana al Telegrafo sempre nel comune di Brenzone, il rifugio Biasi nelle Alpi Breonie e il Fronza sul Catinaccio, entrambi in provincia di Bolzano. La decisione di cedere l’immobile è stata presa quest’estate: dal bilancio, al 30 giugno 2006, il debito totale della sezione Cai verso i fornitori era di 300mila euro. Conti che il Consiglio ha deciso di sanare alienando l’immobile. E pensare che, tra le alternative per mantenere la proprietà, sarebbe bastato aumentare la tessera annuale di ciascun socio di soli 10 euro (i soci sono quattromila) per contrarre un mutuo che avrebbe sanato la cifra corrispondente al debito. Le trattative per l’alienazione alla Comunità, importante ente pubblico che ne garantirà la funzione di sempre, si sono finora svolte a livello di presidenze tra Cai, Comunità e Provincia, quindi tra i rispettivi presidenti Piero Bresaola, Cipriano Castellani, Elio Mosele con l’assessore al turismo Antonio Pastorello. Ciascun ente deve ora sottoporre la proposta all’assemblea. La spesa da parte della Comunità verrebbe in parte coperta con un contributo di 200mila euro della Provincia, il rifugio dovrebbe costare tra i 300 e i 350mila euro.

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