venerdì, Aprile 19, 2024
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Il Comune premia due turisti stranieri per i quarant’anni di fedeltà a

40 anni di fedeltà; molto probabilmente un record, soprattutto se si considera che stiamo parlando di 40 anni di fedeltà ad una località di villeggiatura. E’ la storia del settantacinquenne Jean Sartorio, francese di chiara origine italiana, e dell’austriaco Johann Streif, 81 anni, che da quattro decenni scelgono Peschiera per trascorrere le loro vacanze, per l’esattezza al camping Butterfly. Un amore che meritava di essere premiato e così ieri mattina, in municipio, il sindaco Bruno Dalla Pellegrina ha voluto porgere i saluti dell’amministrazione accompagnati dall’omaggio del gagliardetto del Comune e di alcuni volumi sulla località arilicense. «E’ bello constatare che ci sono persone che si trovano talmente bene nel nostro paese da scegliere di tornarci ogni anno e per così tanto tempo, un risultato che sicuramente dobbiamo anche all’ospitalità offerta dalla famiglia Battistoni, titolare della struttura». «Per quanto riguarda noi, invece», ha sottolineato il sindaco, «possiamo confermare l’impegno per cercare di rendere ancora più interessante la nostra cittadina, sperando che la stessa passione nei suoi confronti venga tramandata di generazione in generazione». Jean Sartorio e Johann Streif, per parte loro, hanno ricevuto il riconoscimento con grande commozione. «Mio padre è di origini italiane», ha detto Sartorio, «precisamente del lago Maggiore; ma a quello io preferisco il Garda, la cui luminosità mi ricorda quella di Venezia e della sua laguna; il paesaggio e il clima, qui, sono davvero unici. E se a questo si aggiunge l’ospitalità ricevuta in tutti questi anni e l’amicizia che si è instaurata beh… il quadro è completo». Un racconto di emozioni che ricalca quello di Streif, il cui legame con il lago di Garda e Peschiera risale nientemeno che alla fine della Seconda guerra mondiale. «Sono stato prigioniero a Bergamo», ricorda, «e dopo la liberazione sono arrivato qui a Peschiera e ho dormito all’addiaccio sul terreno su cui ora sorge il campeggio; da allora mi sono ripromesso di tornarci e l’ho fatto, insieme alla famiglia e alle varie generazioni che negli anni l’hanno arricchita. Questo desiderio non mi ha ancora lasciato, e se questaltr’anno potrò, potete essere certi che non mancherò il mio appuntamento con Peschiera».

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