giovedì, Aprile 18, 2024
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Approvato il piano riguardante un’area di quasi 40 mila metri in collina: 100 appartamenti. All’asta un terreno per 4 milioni di euro. Le critiche: «Solo seconde case»

Il Comune vende, Gaino cresce

E’ stata lunga la discussione, nell’ultimo consiglio comunale di Toscolano Maderno, per la vendita di un’area di proprietà del municipio, di 38.416 metri quadrati, nella località collinare di Gaino. La maggioranza ha deciso di fissare un prezzo a base d’asta di quattro milioni di euro, circa sette miliardi e 750 milioni di vecchie lire. Gli acquirenti avranno la possibilità di costruire edifici residenziali per 8mila metri quadrati, equivalenti a una volumetria di 24mila mc. (almeno un centinaio di appartamenti). In assenza del sindaco Paolo Elena, è stato l’assessore Fabio Belloni a spiegare le modalità dell’operazione. «Il Piano regolatore, approvato una ventina di anni fa – ha detto Belloni -, prevedeva di realizzare capannoni artigianali. Ma la zona non si presta. Il nuovo Prg, che ha superato l’esame della Comunità montana parco Alto Garda, e ora è in Provincia, classifica invece la superficie in modo diverso: 24 mila mq. in C2, il resto a verde. La perizia dei tecnici dice che, se vendessimo oggi il terreno (artigianale), potremmo incassare due milioni e 700 mila euro. Se invece aspettiamo la definitiva approvazione del nuovo Prg ricaveremmo cinque milioni e 600 mila euro, pari a dieci miliardi e 850 milioni. Ebbene, la giunta ha deciso di vendere i 38.416 mq. per quattro milioni di euro, un prezzo intermedio». L’assessore ha aggiunto che la cifra sarà utilizzata per tre buone cause: ridurre l’indebitamento del municipio, chiedendo la ricontrattazione di vecchi mutui sui quali si pagano interessi dell’8-10%; aiutare gli amministratori della casa di riposo a coprire una parte delle spese che dovranno sostenere per costruire la nuova ala; realizzare alcune opere pubbliche, tra cui l’ampliamento del museo della carta, in valle, nel diroccato stabilimento di Maina Inferiore. L’obiettivo è di realizzare un centro riservato ad attività artigianali, come un laboratorio di restauro del libro antico. La minoranza, che si riconosce nelle posizioni dell’Ulivo, ha criticato la vendita dei 38.416 metri quadri. «Se si fosse deciso di cedere a una cooperativa per la costruzione di case economico popolari – ha detto il capogruppo, Antonio Foglio -, rispettando l’inserimento nell’ambiente, avremmo dato il nostro assenso. Poi c’è il discorso del prezzo. Perchè quattro milioni di euro, quando sarebbe possibile ricavare cinque milioni e 600 mila dopo l’approvazione del nuovo piano regolatore, che voi della maggioranza assicurate ormai imminente? Il futuro di Gaino non è di riempirlo di altre case per le vacanze, che rimangono chiuse per gran parte dell’anno. E’ una scelta completamente sbagliata. Senza dimenticare i problemi legati alla strada (stretta) che sale dalla 45 bis». Alessandro Andreoli: «Qui si stanno vendendo tutti le proprietà immobiliari del municipio. Non è così che si gestisce il territorio». Guido Bertoli: «Gaino è già stata tartassata selvaggiamente. Eppoi, se voi considerate strategico il recupero dell’ex cartiera di Maina, non mi spiego perchè abbiate abbattuto la cartierina». Belloni ha risposto che «edilizia residenziale non significa automaticamente seconde case. Toscolano Maderno è un paese in continuo incremento demografico. E la nuova volumetria servirà a calmierare i prezzi. Inoltre ci consentirà di realizzare opere pubbliche importanti. Il prezzo a base d’asta? Sono convinto che l’aggiudicazione avverrà a un importo notevolmente superiore. Meglio partire da una cifra ‘bassa’ e salire, piuttosto che fissare un prezzo alto, non ricevere alcuna offerta e dover rifare la gara. Da ultimo ricordo che rimane sul tappeto l’ipotesi di un centro sportivo». L’operazione è passata con il sì della maggioranza e il no della minoranza. Situato in splendida posizione panoramica, sotto il monte Pizzocolo, Gaino ha un nome di origine non ben definita: può derivare dal celtico gau (recinto) o dal latino catinum (conca) oppure dal longombardo “Gaio”. Ultimamente la frazione ha visto aumentare il numero degli abitanti estivi, in seguito alla costruzione di numerosi villaggi turistici. La località più caratteristica è Le Selve. Per due motivi: la presenza (un tempo) di una folta foresta, e per il fatto che il proprietario, Pietro Grisetti, nato nel 1779, partecipò alla campagne napoleoniche. Tenente a Marengo, capitano addetto al Ministero della guerra (a Milano), custode delle coste della Dalmazia, direttore delle fonderie di Pavia, comandante generale d’artiglieria e maestro di scherma dei figli di Gioacchino Murat, scrisse anche vari trattati di agricoltura e uno sull’arte della spada.

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