Dopo le spiagge e i pontili, prosegue il passaggio di competenze dalla Regione alla struttura che raggruppa 17 Comuni. L’incarico arriva da Salò, Moniga, Tignale, Idro, Anfo, Bagolino e Gardone

Il Consorzio gestirà anche i porti

Di Luca Delpozzo
Sergio Zanca

Cre­ato per gestire dal pri­mo gen­naio il demanio extra­por­tuale di 17 comu­ni (i 14 del­la spon­da bres­ciana del Gar­da e i 3 del lago di Idro), il Con­sorzio sta grad­ual­mente allargan­do le pro­prie com­pe­ten­ze: com­in­cerà ad occu­par­si anche dei por­ti. I pri­mi ad affi­dar­gli l’incarico sono sta­ti Salò, Moni­ga, Tig­nale, Idro, Anfo, Bagoli­no. La set­ti­mana scor­sa ha dato il pro­prio ok anche Gar­done Riv­iera e, in futuro, se ne aggiunger­an­no altri. «Con Tremo­sine, Tig­nale, Gargnano e Salò — ram­men­ta il vicesin­da­co di Gar­done Riv­iera, Euge­nio Mus­ciot­to — ave­va­mo siglato un accor­do con la Comu­nità mon­tana par­co, che cura­va l’assegnazione dei posti bar­ca e delle boe, trat­te­nen­do per sè il denaro nec­es­sario a pagare il dipen­dente chiam­a­to a occu­par­si delle pratiche. Alla Regione anda­va il 50% del rica­va­to, a noi resta­va cir­ca il 35–36%. Poi Gargnano si è riti­ra­to. Ora avrem­mo dovu­to rin­no­vare l’accordo, scadu­to il 31 dicem­bre 2004, ma abbi­amo ritenu­to che non fos­se più con­ve­niente sul piano eco­nom­i­co. Da qui la scelta di affi­dare l’incarico al Con­sorzio, che seguirà i ban­di, le asseg­nazioni e le pratiche ammin­is­tra­tive, riceven­do il 20% degli introiti. La Regione, che vede di buon occhio questi accor­di, pren­derà il 40%, e i comu­ni, ai quali spet­terà l’approvazione del rego­la­men­to riguardante il pro­prio ter­ri­to­rio, il restante 20%». Il pas­sag­gio delle com­pe­ten­ze dal­la Regione ai comu­ni ha dato frut­ti eccel­len­ti per quan­to riguar­da l’extraportuale. Nel 2001 i pri­vati che uti­liz­za­vano una spi­ag­gia, un pon­tile o un’area dema­niale per rimes­sag­gio, cen­tro nau­ti­co, attiv­ità alberghiera, appen­dice di un gia­rdi­no o altro, oppure ave­vano un ormeg­gio (pos­to bar­ca) fuori da un por­to, han­no ver­sato a 275 mila euro di canoni. Ebbene, la ges­tione asso­ci­a­ta delle 17 local­ità del Gar­da e del lago di Idro, che è suben­tra­ta al Pirellone, assumen­do le fun­zioni del­l’A­gen­zia del Demanio e del Mag­is­tra­to del Po, inclu­so il rilas­cio di autor­iz­zazioni per man­i­fes­tazioni nau­tiche, spet­ta­coli pirotec­ni­ci e inizia­tive sim­ili, nel 2002 ha riscos­so 624 mila euro, nel 2003 un mil­ione e 700 mila e nel 2004 ben due mil­ioni e 600 mila, di cui cir­ca un mil­ione di arretrati mai sal­dati. Si prevede che, in futuro, l’im­por­to dovrebbe sta­bi­liz­zarsi su due mil­ioni e 100 mila euro annu­ali. E due fun­zionari di Milano, Rolan­do Imbrò e Alessio Picarel­li, han­no avu­to modo di spie­gare che «in pas­sato i con­trol­li era­no piut­tosto alle­gri, e molti pri­vati non paga­vano nem­meno. I sin­daci, riu­ni­ti nel­la Ges­tione asso­ci­a­ta, han­no dato un seg­nale impor­tante, e i risul­tati che stan­no arrivan­do sono pos­i­tivi». Dal pri­mo gen­naio la strut­tura, che ha la sede nel munici­pio di Salò, ha cam­bi­a­to for­ma giuridi­ca, diven­tan­do Con­sorzio, dota­to di per­son­al­ità giuridi­ca e di mag­giori poteri: svol­gerà un’ac­cu­ra­ta vig­i­lan­za, con­trollerà l’abu­sivis­mo delle boe, pro­gram­merà inter­ven­ti di rimozione e seque­stro, con l’appoggio di e Cara­binieri. Avrà l’opportunità di gestire in loco la prog­et­tazione degli inter­ven­ti, appaltare, affi­dare la direzione dei lavori. Pre­sen­terà alla Regione il piano di baci­no, e ricev­erà le risorse da inve­stire. A par­tire dal 2006 il Pirellone aumenterà del 5% (cal­co­la­to sul­l’am­montare dei canoni annu­ali) gli stanzi­a­men­ti da river­sare sul ter­ri­to­rio. Ma già adesso la resti­tu­isce al Gar­da, sot­to for­ma di inves­ti­men­ti, più del 40% che riceve. In questi giorni i comu­ni han­no com­in­ci­a­to ad affi­dare al Con­sorzio l’incarico di gestire il demanio por­tuale. «Sette local­ità han­no già det­to di sì — rias­sume il pres­i­dente, Bernar­do Berar­dinel­li, asses­sore ai lavori pub­bli­ci di Salò — anche il sin­da­co di San Felice è favorev­ole, e nel 2006 dovrebbe aggiunger­si Desen­zano». Gli altri due com­po­nen­ti del con­siglio di ammin­is­trazione sono Isidoro Berti­ni, ex sin­da­co di Maner­ba, ed Enzo Melzani, numero due di Bagoli­no, che ha una frazione…sull’acqua: Ponte Caf­faro. Euge­nio Vitel­lo di Lona­to è revi­sore dei con­ti. Fino al 31 dicem­bre 2008 la sede resterà a Salò, poi si vedrà. E’ molto prob­a­bile, in futuro, un ulte­ri­ore allarga­men­to del­l’at­tiv­ità. La pub­bli­ca dei laghi di Gar­da (che dispone di alis­cafi, cata­ma­rani e moton­avi, ha la direzione d’e­ser­cizio a Desen­zano, il cantiere di Peschiera, oltre a due res­i­den­ze di servizio a Toscolano Mader­no e a Riva), Mag­giore e Como è una Ges­tione gov­er­na­ti­va, ma si pro­fi­la la region­al­iz­zazione. «E c’è l’in­ten­zione di con­ferire i bat­tel­li al Con­sorzio for­ma­to dai comu­ni, come già avvenu­to a Iseo — con­clude Bernar­do Berar­dinel­li — le spese gen­er­ali per il fun­zion­a­men­to se le accollerà Milano, che dovrà indi­vid­uare le risorse per la manuten­zione delle strut­ture e dei mezzi».

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