giovedì, Marzo 28, 2024
HomeAttualitàIl Consorzio gestirà anche i porti
Dopo le spiagge e i pontili, prosegue il passaggio di competenze dalla Regione alla struttura che raggruppa 17 Comuni. L’incarico arriva da Salò, Moniga, Tignale, Idro, Anfo, Bagolino e Gardone

Il Consorzio gestirà anche i porti

Creato per gestire dal primo gennaio il demanio extraportuale di 17 comuni (i 14 della sponda bresciana del Garda e i 3 del lago di Idro), il Consorzio sta gradualmente allargando le proprie competenze: comincerà ad occuparsi anche dei porti. I primi ad affidargli l'incarico sono stati Salò, Moniga, Tignale, Idro, Anfo, Bagolino. La settimana scorsa ha dato il proprio ok anche Gardone Riviera e, in futuro, se ne aggiungeranno altri. «Con Tremosine, Tignale, Gargnano e Salò – rammenta il vicesindaco di Gardone Riviera, Eugenio Musciotto – avevamo siglato un accordo con la Comunità montana parco, che curava l'assegnazione dei posti barca e delle boe, trattenendo per sè il denaro necessario a pagare il dipendente chiamato a occuparsi delle pratiche. Alla Regione andava il 50% del ricavato, a noi restava circa il 35-36%. Poi Gargnano si è ritirato. Ora avremmo dovuto rinnovare l'accordo, scaduto il 31 dicembre 2004, ma abbiamo ritenuto che non fosse più conveniente sul piano economico. Da qui la scelta di affidare l'incarico al Consorzio, che seguirà i bandi, le assegnazioni e le pratiche amministrative, ricevendo il 20% degli introiti. La Regione, che vede di buon occhio questi accordi, prenderà il 40%, e i comuni, ai quali spetterà l'approvazione del regolamento riguardante il proprio territorio, il restante 20%». Il passaggio delle competenze dalla Regione ai comuni ha dato frutti eccellenti per quanto riguarda l'extraportuale. Nel 2001 i privati che utilizzavano una spiaggia, un pontile o un'area demaniale per rimessaggio, centro nautico, attività alberghiera, appendice di un giardino o altro, oppure avevano un ormeggio (posto barca) fuori da un porto, hanno versato a 275 mila euro di canoni. Ebbene, la gestione associata delle 17 località del Garda e del lago di Idro, che è subentrata al Pirellone, assumendo le funzioni dell'Agenzia del Demanio e del Magistrato del Po, incluso il rilascio di autorizzazioni per manifestazioni nautiche, spettacoli pirotecnici e iniziative simili, nel 2002 ha riscosso 624 mila euro, nel 2003 un milione e 700 mila e nel 2004 ben due milioni e 600 mila, di cui circa un milione di arretrati mai saldati. Si prevede che, in futuro, l'importo dovrebbe stabilizzarsi su due milioni e 100 mila euro annuali. E due funzionari di Milano, Rolando Imbrò e Alessio Picarelli, hanno avuto modo di spiegare che «in passato i controlli erano piuttosto allegri, e molti privati non pagavano nemmeno. I sindaci, riuniti nella Gestione associata, hanno dato un segnale importante, e i risultati che stanno arrivando sono positivi». Dal primo gennaio la struttura, che ha la sede nel municipio di Salò, ha cambiato forma giuridica, diventando Consorzio, dotato di personalità giuridica e di maggiori poteri: svolgerà un'accurata vigilanza, controllerà l'abusivismo delle boe, programmerà interventi di rimozione e sequestro, con l'appoggio di e . Avrà l'opportunità di gestire in loco la progettazione degli interventi, appaltare, affidare la direzione dei lavori. Presenterà alla Regione il piano di bacino, e riceverà le risorse da investire. A partire dal 2006 il Pirellone aumenterà del 5% (calcolato sull'ammontare dei canoni annuali) gli stanziamenti da riversare sul territorio. Ma già adesso la restituisce al Garda, sotto forma di investimenti, più del 40% che riceve. In questi giorni i comuni hanno cominciato ad affidare al Consorzio l'incarico di gestire il demanio portuale. «Sette località hanno già detto di sì – riassume il presidente, Bernardo Berardinelli, assessore ai lavori pubblici di Salò – anche il sindaco di San Felice è favorevole, e nel 2006 dovrebbe aggiungersi Desenzano». Gli altri due componenti del consiglio di amministrazione sono , ex sindaco di Manerba, ed Enzo Melzani, numero due di Bagolino, che ha una frazione…sull'acqua: Ponte Caffaro. Eugenio Vitello di Lonato è revisore dei conti. Fino al 31 dicembre 2008 la sede resterà a Salò, poi si vedrà. E' molto probabile, in futuro, un ulteriore allargamento dell'attività. La pubblica dei laghi di Garda (che dispone di aliscafi, catamarani e motonavi, ha la direzione d'esercizio a Desenzano, il cantiere di Peschiera, oltre a due residenze di servizio a e a Riva), Maggiore e Como è una Gestione governativa, ma si profila la regionalizzazione. «E c'è l'intenzione di conferire i battelli al Consorzio formato dai comuni, come già avvenuto a Iseo – conclude Bernardo Berardinelli – le spese generali per il funzionamento se le accollerà Milano, che dovrà individuare le risorse per la manutenzione delle strutture e dei mezzi».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video