Questo Stato si impegna a seguire i portatori di handicap per l'intero periodo scolare, assicurando un trattamento complessivamente accettabile…
Il conventino dell’Inviolata per il recupero dell’handicap
Stranezze ed assurdità. Questo Stato si impegna a seguire i portatori di handicap per l’intero periodo scolare, assicurando un trattamento complessivamente accettabile. Usciti però dalla scuola, i disabili per quel che riguarda l’aspetto culturale vengono abbandonati a se stessi in maniera totale ed assoluta: nel sociale la loro presenza è salvata dal volontariato.Abbandonati a se stessi i disabili, anche quelli fisici, regrediscono in maniera paurosa buttando via anche quel che erano riusciti a conquistarsi in termini d’autonomia, dignità, libertà. Contro questo stato di cose opera il Centro di ricerca educazione adulti, animato dal professor Francesco Napoli che ha acquisito, durante gli anni della sua lunga permanenza in Friuli, una grande esperienza nel settore. Ora la cooperativa Crea necessita anche degli spazi necessari alla sua attività: aule, laboratori. In quest’ottica il professor Napoli ha ottenuto un largo consenso alla proposta di utilizzo del conventino dell’Inviolata, da ristrutturare nel contesto del concorso Cento città. Il Banco di San Paolo chiede a cento città ‑fra cui Riva- di sottoporre ad una giuria un progetto di recupero di un immobile da destinare a scopi socio culturali. «La destinazione d’uso prevalente del conventino, scrive il professor Napoli all’assessore Marino, dovrebbe essere quella di un recupero, formazione e integrazione dell’handicappato psicofisico adulto, che non ha trovato fino ad oggi neppure nel resto d’Italia un luogo di aggregazione e di integrazione a hoc qualificato e finalizzato al recupero del diritto di cittadinanza per i più deboli». Contro questa drammatica regressione culturale e civile vale anche il sogno d’un aiuto da parte della banca.
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