Il festival del Vittoriale TENER-A-MENTE annuncia per il prossimo 28 giugno il converto di BECK!

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Di Redazione

Artista cama­le­on­ti­co in gra­do di aver riv­o­luzion­a­to la figu­ra del can­tau­tora­to, con­t­a­m­i­nan­dola con le sonorità degli anni Novan­ta, tra i migliori espo­nen­ti del­la sce­na lo-fi e indie-rock, Beck in con­cer­to sul pal­co dell’Anfiteatro del Vit­to­ri­ale per un appun­ta­men­to, quel­lo di domeni­ca 28 giug­no, che si pre­an­nun­cia già tra gli even­ti imperdi­bili dell’estate.

Dopo ben 15 anni di assen­za, il riv­o­luzionario artista cal­i­for­ni­ano è pron­to a tornare in Italia per il tour del nuo­vo album ‘Hyper­space’, già forte­mente acclam­a­to dal­la crit­i­ca. Un con­cer­to all’insegna del tal­en­to asso­lu­to di Beck Hansen, poliedri­co autore di una vas­ta discografia par­ti­ta negli anni ’90 dal folk lo-fi e recen­te­mente sfo­ci­a­ta nel syn­th­pop etereo del suo ulti­mo lavoro in stu­dio, ma che ha avu­to modo di toc­care qual­si­asi genere musi­cale.

Beck ha recen­te­mente pub­bli­ca­to il suo album numero 14, appro­pri­ata­mente inti­to­la­to ‘Hyper­space’, dan­do il via ad un’altra serie di ottime critiche:

 “rag­giunge al grandez­za tramite pol­vere di stelle.…non c’è un solo momen­to noioso nell’intero album” Asso­ci­at­ed Press

“lus­sureg­giante, groovy…il suo miglior album da un decen­nio” — Peo­ple

“Una oscu­ra, celes­tiale fan­ta­sia pop…un viag­gio riv­e­la­tore den­tro se stesso…come il Major Tom di David Bowie prende con­tat­to da una orbi­ta lon­tana” — Rolling Stone

“Beck è tor­na­to e cam­bia for­ma anco­ra una volta…oggi a qua­si 30 anni dall’inizio e con 14 album in car­ri­era, Beck è rara­mente sta­to meglio di quel­lo che è in Hyper­space, un dis­co che pun­ta in alto con una pro­duzione cor­ag­giosa e una nar­razione che rimane rad­i­ca­ta nel­la riso­nan­za emo­ti­va”- Usa Today

“Ques­ta è la cosa migliore, più sin­cera e più avven­tur­osa che Beck abbia fat­to da Morn­ing Phase ma con un toc­co molto più leg­gero nel mood e nel­la musi­cal­ità”- Vari­ety

“uno degli album più con­sis­ten­ti del­la car­ri­era di Beck a anche il suo miglior dis­co da più di un decen­nio” - Wall Street Jour­nal

Sve­lando nuove dimen­sioni nel suo sound, lo spet­tro futur­is­ti­co di ‘Hyper­space’ è il risul­ta­to di uno degli album di Beck più col­lab­o­ra­tivi di sem­pre. Sette delle undi­ci trac­ce dell’album, inclu­so il sin­go­lo “Unevent­ful Days” e la già pub­bli­ca­ta “Saw Light­ning” sono scritte e prodotte insieme a Phar­rell Williams. Per quan­to riguar­da gli altri brani, “Die Wait­ing” vede la col­lab­o­razione di Cole M.G.N e i cori di Sky Fer­reira. “See Through”è scrit­ta e prodot­ta insieme a Greg Kurstin e “Star” è scrit­ta e prodot­ta insieme a Paul Epworth men­tre “Hyperspace”e “Stratos­phere” vedono come spe­cial guest rispet­ti­va­mente Ter­rell Hines e Chris Mar­tin. Sono pre­sen­ti nel dis­co anche i col­lab­o­ra­tori di lun­go ter­mine di Beck Jason Falkn­er, Smokey Hormel e Roger Man­ning Jr.

In ven­ticinque anni di glo­riosa car­ri­era, Beck ha collezion­a­to ben 7 Gram­my Awards e 17 nom­i­na­tions, 3 Brit Awards, un dis­co di plati­no (‘Mel­low Gold), un doppio plati­no (‘Ode­lay’) e quat­tro dis­chi d’oro (‘Muta­tions’, ‘Mion­ite Vul­tures’, ‘Sea Change’, ‘Guero’). Un artista che elab­o­ra il dolore nel­la musi­ca, ed è forse questo l’ingrediente che ha per­me­s­so a Beck di rag­giun­gere il suc­ces­so mon­di­ale: ‘Sono fat­to, l’amore è chim­i­co’.

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