giovedì, Aprile 18, 2024
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La quindicenne ha conquistato il titolo europeo classe Optimist

Il futuro della vela veronese ha il sorriso di Irene Saderini

Il futuro della vela veronese ha il volto radioso di Irene Saderini, studentessa quindicenne che pochi giorni fa si è laureata campionessa d’Europa della classe Optimist, la minuscola imbarcazione per una persona d’equipaggio sulla quale quasi tutti i campioni dello yachting mondiale hanno iniziato a navigare. Irene, che vive nelle vicinanze di Castello, frazione di Brenzone, splendida località abbarbicata alle pendici del Baldo, ha conquistato il titolo continentale a Riva proprio sul campo di regata sul quale si allena per tutto l’anno, inverno compreso. «Quando ho capito di aver vinto il campionato europeo? Dopo aver tagliato il traguardo della decima e ultima regata», spiega Irene, «dovevo preoccuparmi degli attacchi dell’estone Marja Liisa Umb che a quel punto piazzandosi davanti a me aveva la possibilità di superarmi in classifica generale». Irene ha compiuto un’autentica impresa all’europeo. Alla vigilia della rassegna continentale era la lombarda Giulia Conti del circolo vela Toscolano Maderno, campionessa europea uscente, ad avere i favori del pronostico, la Saderini invece era considerata una outsider come molte altre sue colleghe che facevano parte della flotta femminile composta da 111 equipaggi di 46 Paesi. Invece Irene regata dopo regata, con umiltà e determinazione, è riuscita a costruire una prestazione di valore assoluto. Il finale è stato addirittura travolgente: prima nella penultima regata e sesta nella prova che ha sancito il suo trionfo. Nelle altre sei regate utili (il regolamento permette lo scarto dei due peggiori risultati n.d.a. ), Irene ha inanellato due terzi posti, un sesto, un ottavo, un dodicesimo e un quattordicesimo. Una performance che ha superato anche quella del ravennate Matteo Sangiorgi che a Riva ha conquistato il titolo europeo nella categoria maschile piazzandosi alle spalle del brasiliano Rafael Lorenzo; Sangiorgi però è stato staccato di nove punti in classifica generale da Irene Saderini. Il successo di Irene parte da lontano: «Ho iniziato a praticare la vela a sei anni partecipando ai corsi dello Yacht club Acquafresca», racconta Irene che da qualche stagione corre per i colori della Fraglia vela Riva, «la passione per questo sport mi ha conquistata, sono ormai nove anni che vado in barca. Praticare sport a livello agonistico richiede comunque notevoli sacrifici. La mia vita è tutta scuola e vela. Conciliare gli impegni scolastici con quelli sportivi però non è facile. Frequento il liceo socio-pedagogico Scipione Maffei di Riva; per quasi tutto l’anno scolastico, a causa degli impegni agonistici, posso seguire le lezioni solamente per tre giorni alla settimana: dal martedì al giovedì e quindi spesso sono costretta a studiare anche di notte». Tra qualche mese Irene dovrà decidere il suo futuro sportivo ovvero su quale imbarcazione proseguire l’attività agonistica, visto che dalla prossima stagione non potrà più gareggiare con l’Optimist: «Non ho ancora deciso se passerò al doppio 4.20 o al singolo Europa ma penso che opterò per la seconda ipotesi». La Saderini è l’ultimo «gioiello» di una nutrita schiera di campioni della vela che sono nati sportivamente tra Castelletto e Brenzone. Tra questi ci sono Federica Salvà, Luca Devoti e Nicola Celon che parteciperanno rispettivamente con il 4.20, Finn e Soling alle Olimpiadi di Sydney oltre ad Albino Fravezzi skipper pluridecorato e attuale tecnico della squadra nazionale olimpica. Luca Belligoli

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