venerdì, Aprile 19, 2024
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Continuano i controlli in base alla vecchia norma, più restrittiva di quella che entrerà in vigore. I controlli Arpav ammettono alla balneazione 64 spiagge Rimane chiuso soltanto il tratto tra Cisano e Bardolino

Il Garda supera gli esami: acque fredde ma pulite

Lago abbondante, un po’ più fresco del solito, eccezionalmente trasparente, con poche alghe in superficie e 64 spiagge su 65 liberamente aperte ai bagni. Chiusa solo la 278 «Lungolago Cipriani», tra Cisano e Bardolino: lo resterà per tutta l’estate per scontare, però, problemi risalenti all’anno scorso. «Sorvegliate speciali» invece la 387 «Foce Progno Val Sorda» e la 279 «Riva Palafitte» nel medesimo Comune. Lievi superamenti microbiologici erano stati poi notati in due punti a Peschiera, il 367 «Spiaggia Vecchi» e il 403 «Località Palazzo», ma tutto è risolto. La stagione della balneazione si apre dunque sotto buoni auspici, dopo il quinto «giro» di campionamenti, ben 325, fatti dal 1° aprile dall’Ufficio lago di Garda dell’Agenzia regionale di prevenzione e protezione ambientale del Veneto (Arpav), di cui è responsabile il biologo Giorgio Franzini.Si continua comunque a lavorare sulla scorta del decreto della Presidenza della Repubblica 470 dell’82, di fatto abrogato da una direttiva europea del 2006, recepita con decreto legislativo nel 2008. Il Governo, infatti, l’anno scorso, non ha dato indicazioni sui nuovi limiti di riferimento, promulgando cioè il decreto attuativo che avrebbe dato le nuove regole tra cui, oltre all’obbligo d’informazione al pubblico (l’Arpav però già lo fa: www.arpa.veneto.it ), la nuova classificazione delle zone di balneazione con relativi compiti e regole di controllo. Così, sebbene le disposizioni fossero “urgenti”, tale decreto in dicembre è stato prorogato per cui se ne riparlerà entro fine anno. Per la salute del Garda è meglio forse, essendo la norma «vecchia» più restrittiva della direttiva europea.«Il 1° aprile abbiamo iniziato la stagione con 2 punti chiusi, “non idonei” ai bagni a Badolino: il 279 “Riva Palafitte” e il 387 “Foce Progno Valsorda”, vicino a Punta Mirabello, dove, nel 2008, avevamo avuto circa il 20 per cento delle indagini routinarie (ogni 15 giorni) con esiti non favorevoli», spiega Franzini. «C’era inoltre il punto 278, “Lungolago Cipriani”, vietato, poiché erano stati superati di oltre il 20 per cento i limiti: in questo caso la non balneabilità si estende a tutta la stagione successiva, quella in corso».Vari motivi all’origine del provvedimento: «Concause legate a radici nel sistema fognario, ora tolte; possibile emissione di materiale fecale umano nel Progno delle Val Sorde che sfocia dalla collina a Punta Mirabello», spiega il biologo. «L’Azienda gardesana servizi) di Peschiera, che gestisce il servizio idrico integrato, ha ripulito tutte le condotte mentre noi li abbiamo supportati facendo le analisi alle acque in agosto e settembre. Ora le prime due spiagge sono aperte, ma tenute sotto stretta osservazione con controlli ogni 10 giorni invece che 15, mentre il 278 è vietato». Il problema di sovraccarico è però risolto: «Tutte le “routinarie” del 2009 sono state favorevoli».«Molto lievi» anche i superamenti rilevati a Peschiera, al punto 367 «Spiaggia Vecchi» in località Fornaci e al 403 «Località Palazzo» a San Benedetto: in entrambe è stato superato di solo 5 unità il limite di 100 unità formanti colonia (ufc) di coliformi fecali per 100 millilitri d’acqua: «La causa potrebbe anche essere stata un temporale. Le indagini supplettive sono risultate in ordine». I prelievi comunque continuano, 2 volte al mese per un minimo di 12 campionamenti fino a settembre: bagni dunque sicuri, salvo contrordini. Sempre segnalati su internet e con cartelli.

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