giovedì, Aprile 25, 2024
«Dovete concederci la piccola isola del Mandracchio»

Il Gep alla Finanza

La festa «Anni 60» di fine luglio ha restituito alla gente del paese l’isolotto del Terraglio, vero nome del lembo di terra creato artificialmente negli anni del dopoguerra e più conosciuto come Mandracchio. «Chi è nato e vive qui da molti anni ricordava un isola spoglia e disordinata, un angolo tranquillo per le gare di tuffi e i primi amori», racconta Manlio Bompieri, presidente del Gruppo ecologico di Peschiera e tra i promotori e gli artefici del recupero, iniziato nel 1997, dei 4.850 mq di estensione del Mandracchio. «L’isolotto era praticamente abbandonato da circa 25 anni, dopo le ultime concessioni demaniali che lo avevano affidato ad una cooperativa di pescatori che per qualche tempo l’avevano usato per custodirvi le reti». Nel 1997 l’Amministrazione comunale chiese all’intendenza di Finanza, di poter intervenire per il ripristino ambientale dell’isola. «L’occasione è stata data dalla giornata dedicata alla pulizia dei fondali», ricorda Bompieri, «un’iniziativa che si svolge ormai annualmente e alla quale partecipano tutte le associazioni di volontariato del luogo. Siamo così saliti all’isolotto e ci siamo trovati di fronte ad un’enorme massa vegetativa che di fatto soffocava le piante più importanti e che risalivano agli anni in cui il Mandracchio venne realizzato». Cipresso calvo, salice nostrano, «pirlar», fichi selvatici, cespugli di biancospino e di rosa canina, sambuco: queste sono alcune tra le specie liberate dai rovi e dall’eccessivo sviluppo del canneto, ora ridimensionato, e recuperate all’originale splendore. «Un grande lavoro di bonifica che deve essere ultimato perché resta anche un piccolo angolo da rivedere e sistemare con la semina del prato», spiega il presidente del Gep annunciando che l’Associazione sta già preparando la richiesta di concessione all’intendenza di Finanza. Ma in attesa di un «riconoscimento» formale da parte dell’ente proprietario del bene, sono stati i cittadini di Peschiera a voler esprimere la loro gratitudine ai volontari del Gep per il grande lavoro fatto. «In effetti la festa “Anni 60” è nata proprio per questo motivo e ci ha fatto molto piacere», commenta Bompieri, «anche se il nostro augurio è che, una volta visti i risultati, la gente si dedichi ad impegnarsi concretamente aiutandoci in tutti gli interventi di recupero ambientale ai quali abbiamo lavorato in questi anni».

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