giovedì, Marzo 28, 2024
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Il rogo che a maggio ha distrutto la struttura e i carri a S. Giorgio ha provocato inevitabili ritardi e ora si discute Matteotti «Il tempo è insufficiente». Marchi «Basta la volontà»

Il Gran Carnevale di Arco è in bilico

La 127ª edizione del Gran di Arco andrà in scena in tono minore o la tradizione, che prevede i bellissimi carri allegorici con le enormi figure di carta pesta, verrà rispettata? L'incendio che il 10 maggio scorso ha distrutto il capannone a san Girgio e i sei carri custoditi all'interno ha causato ritardi tali da mettere in forse la stessa manifestazione? Mario Matteotti, leader del gruppo “I Mattacchioni”, e Albino Marchi, presidente del comitato organizzatore, la pensano in maniera diametralmente diversa. «Manca il tempo materiale per realizzare le strutture: per quest'anno è meglio cambiare programmi» afferma il primo. «Il Carnevale si fa bene o niente. Possiamo farcela, basta la buona volontà» tuona il secondo.Venerdì sera, Marchi incontrerà i costruttori dei carri per confrontarsi e discutere dei problemi più impellenti. «Dirò loro che il Gran Carnevale si farà, e si farà in grande stile. Non esistono mezze misure: piuttosto che realizzare una brutta cosa è meglio lasciar perdere e annullare l'edizione 2003. Ad Arco, ve lo assicuro, non morirà nessuno».Convinzione, questa, espressa anche nelle scorse settimane e che trova Mario Matteotti, storico realizzatore di carri, più che scettico. «Non ce la faremo mai. Servirebbero miracoli. O meglio, i miracoli si possono anche realizzare, ma costano davvero tanto. Sto parlando delle modifiche ai rimorchi: per realizzarle, a noi servono mesi, ma un fabbro professionista ci può impiegare una settimana. Quali sarebbero, però, le spese? E che dire del capannone, che deve essere ancora completato, ma che presenta già un insormontabile scalino dove verrà realizzata l'entrata? La mia proposta è quella di cambiare un po' la formula, almeno per la prossima edizione: mettere sui carri dei gruppi mascherati o musicali assieme alle figure in cartapesta che riusciremo a realizzare in questo breve tempo. Poi, ad agosto, con le scenografie completate con calma, potremo realizzare un'edizione estiva del Gran Carnevale». Proposta, quella di Matteotti, che parchi boccia sen'appello. «Come promesso pochi giorni dopo l'incendio – sbotta – alla fine di questo mese i carri e il capannone, perfetto e senza scalini, saranno pronti e verranno consegnati ai gruppi. Rispetto allo scorso anno, il tempo ha disposizione dei costruttori è addirittura maggiore, un mese in più. Basta la buona volontà. Ma se manca quella ci si nasconde dietro problemi inesistenti».

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