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Dal Groppello al Chiaretto, per concludere con la riscoperta delle prelibatezze del d’Annunzio gourmet. 30 anni della Confratrenita del Groppello

“Il Groppello in tavola”: Rassegna enogastronomica dannunziana

Dal Groppello al Chiaretto, per concludere con la riscoperta delle prelibatezze del d’Annunzio gourmet. Anche a Gardone Riviera l’enogastronomia diviene finalmente parte integrante della già ricca offerta di intrattenimenti culturali predisposti per il movimento vacanziero. La prima iniziativa, «Il Groppello in tavola», è in programma nei giorni 9, 10 e 11 giugno e si protrarrà per tutti i successivi fine settimana di giugno. In occasione del trentennale della Confraternita del Groppello (il gran galà avrà luogo al Grand Hotel) in 11 ristoranti gardonesi saranno proposti menù abbinati al vino prodotto dal tipico vitigno autoctono della Valtenesi. Da venerdì a domenica saranno inoltre allestiti a Gardone Sopra dei punti degustazione di vini e formaggi locali. A luglio l’obiettivo si sposterà invece sul Chiaretto e nei ristoranti gardonesi saranno proposti piatti da abbinare al «vino di una notte». L’iniziativa farà da contorno al tradizionale galà durante il quale si assegna il tradizionale riconoscimento all’«Ambasciatore del Garda», destinato a personalità che si siano distinte nella diffusione all’estero della cultura dei vini gardesani. Per l’occasione saranno organizzate, dal 30 giugno al 2 luglio, degustazioni sulla passeggiata a lago di Gardone e in piazza del Vittoriale. La rassegna enogastronomica gardonese vivrà poi il suo momento clou in settembre, quando i ristoratori gardonesi proporranno al pubblico le ricette amate del Vate, che sensibile a tutte le sollecitazioni dei sensi non disdegnò neppure, tra le tante, quelle del palato. Del D’Annunzio «gastronomo» restano molti scritti da cui si evidenziano i gusti del poeta, che nei suoi appunti, nelle comunicazioni alle cuciniere e addirittura nelle sue opere ci ha lasciato splendide descrizioni di manicaretti e prelibatezze. Tra queste, quella riportata nel «Libro segreto», riferita al pranzo servito dopo una «furibonda caccia alla volpe» nella campagna romana: «Ho preso del lepre, tutto fragrante di timo e rosmarino brucato durante l’estate. Era un lepre grasso, ben nutrito, perfetto. Poi ho preso del pâtè tutto dorato nella sua bella crosta untuosa rivestita di piccole fette di lardo e riempita tutta d’un sugo colorito, «glacè», trasparente come uno specchio che teneva in fresco i tartufi odorosi, il fegato rosso ed anche qualche minuzzolo di pernice tenerella. Oh che disossatura sapiente… che delizia! Il peccato della gola mi sia perdonato dal buon Dio». Promotore di tutte le arti, d’Annunzio considerò tale anche quella cuciniera. Sempre nel «Libro segreto» scrive: «La gente sciocca pensa che cuocere un ovo in guscio o un ovo sodo sia facile. È arte difficilissima, di rari mestieri. È più difficile del comporre un incensurabile sonetto». Le tre manifestazioni nascono dalla collaborazione tra il Consorzio Tutela Vini Garda Classico, l’assessore Giovanna Ciccarelli e gli operatori gardonesi della ristorazione.

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