venerdì, Marzo 29, 2024
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La «Confraternita» enologica organizza un concorso nei ristoranti

Il Groppello sposa il pesce di lago. Nuove ricette per un grande vino

Prosegue il lavoro della Confraternita del Groppello per scegliere i migliori abbinamenti tra i primi e i secondi piatti proposti dai ristoranti e il vino rosso più caratteristico della Valtenesi. I cuochi hanno la possibilità di creare ed elaborare menù originali e ricche di fantasia. La commissione esprime un giudizio anche sul servizio. Due i locali «esaminati» ultimamente sul lago di Garda: il Grand Hotel Terme di Sirmione e il Duomo di Salò. A Sirmione, Francesco Lavarini ha presentato agnolotti di zucchine in fiore e robiola, con glassa di burro al Groppello e nocciola; poi la tagliata di filetto di struzzo al pepe nero e rosmarino, con salsa al dragoncello, accompagnato da patate e asparagi. Fuori concorso, invece, i piatti introduttivi (stuzzichino, filetto di persico affogato al passito con verdurine allo zafferano, insalata di crostacei e verdure alla catalana) e di chiusura (mousse alla pesca in salsa di amaretto, piccole frivolezze del pasticciere). Il direttore della ristorazione del Grand Hotel Terme, Massimiliano Fradelizio, un cognome che ben si adatta al ruolo, e il maitre, Emilio Fabris, hanno accolto la commissione, formata da Camillo Chimini, Renzo D’Attoma, Enzo Dellea, Piero Cavagnini, Giovanni Avanzi, Onelio Lippi ed Ezio Colombo. Al ristorante Rosa dell’hotel Duomo di Salò, lo chef Giorgio Lecchi e il gestore Corrado Molignoni hanno compiuto scelte innovative. Ecco il menu: timballino di polenta bianca con anguilla del lago marinata all’aceto di Groppello, misticanza di cipolle rosse; gnocchetti di cavedano del Garda con crema di virsulì e «chifonade» di carote; anguilla farcita con trota salmonata al dragoncello e maggiorana con salsa al vino de «Il Colombaio», della cascina La Pertica di Picedo. E ancora: polentina di Storo con caponata; mousse alle mele renette e bavarese con gelato al Groppello. Tra i presenti l’assessore provinciale al turismo, Ermes Buffoli, e il presidente della Comunità montana parco Alto Garda, Bruno Faustini, che hanno sottolineato l’importanza della Confraternita e del turismo enogastronico. Gli esperti si sono invece soffermati sulla novità dell’abbinamento tra il pesce di lago e il rosso. La Confraternita è sorta nel 1970, fondata da Ennio Avigo, Gianni Bedussi, Ernesto Bonomini, Cesare e Giulio Bosatta, Claudio Botturi, Pietro Cavagnini, Enzo Dellea, Edoardo Giaccone e Attilio Mazza. Ora è presieduta da Chimini, ex numero 1 dell’azienda di soggiorno di Toscolano Maderno (vice Dellea, capo dei cuochi bresciani, segretario Avanzi, tesoriere Cavagnini, maestro di cantina D’Attoma). E’ gemellata con l’Associazione italiana sommelier, i Cuochi, Degustatori del parmigiano reggiano, il Club del buongustaio, i Cavalieri del Recioto e della polenta. Ogni anno organizza il Palio, che si conclude con la proclamazione (in novembre) del Groppello migliore. Festeggia l’estate con un grande pranzo al Gran Hotel di Gardone Riviera (l’occasione, stavolta, per ricordare Gianni Bedussi, Bruno Tedeschi e Bruno Pasini, i soci scomparsi recentemente). Adesso la giuria della Confraternita sta completando la visita ai 15 ristoranti che partecipano al concorso per valutare gli accoppiamenti più gustosi tra vino e piatti.

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