Il tricolore sale alto sul pennone e viene scoperta la lastra col simbolo del cappello alpino e una lapide con due date: Pozzolengo 1927 - 2007.
Il Gruppo degli alpiniha festeggiato 80 annidi impegno sociale
Il tricolore sale alto sul pennone e viene scoperta la lastra col simbolo del cappello alpino e una lapide con due date: Pozzolengo 1927 — 2007. Così il Gruppo Alpini Pozzolengo ha festeggiato 80 anni. Sono seguiti gli interventi del capogruppo Renato Gandini, che ha fatto la cronistoria del cammino del Gruppo, da quel gruppetto di penne nere capeggiate dal colonnello Camillo Albertini, fino alla storia recente, dove gli alpini non imbracciano più il fucile ma il badile, mettendo le loro enegie al servizio di chi ne ha bisogno. Brevi interventi anche del presidente della Sezione Montesuello di Salò, alla quale è aggregato anche il Guppo Alpini di Pozzolengo, del sindaco Paolo Bellini, che a nome dell’ Amministrazione ha ringraziato le Penne nere locali per il loro disinteressato prodigarsi a favore della società.Poi il corteo aperto dalla Fanfara Alpina di Villanova sul Clisi lungo le vie imbandierate e piene di gente, per recare una corona al monumento ai Caduti e al monumento all’ Alpino. Dietro la Fanfara, il Gruppo sciatori e rocciatori di Rivoltella del Garda, i due grandi tricolori portati dagli alpini, ben 23 labari di Gruppi Alpini e labari di altre associazioni d’ arma e i gonfaloni di Salò, Cremona e Gemona; poi le autorità con il capogruppo Renato Gandini, il presidente la sezione Montesuello Fabio Pasini, il vice Romano Micoli, Giuseppe Granata responsabile del rifugio «Campei de Cima» costruito dagli alpini, i due ex capogruppo di Pozzolengo Carlo Zenegaglia (figlio di Vittorio, uno dei fondatori), Germano Caiola, il sindaco Paolo Bellini; presente anche una delegazione degli alpini di Gemona del Friuli; gradito ospite anche il prof. Bozzini che visse la prigionia in Russia per 4 anni, autore del libro «Neve Rossa», che racconta l’ odissea degli alpini in Russia. Dopo la deposizione delle corone ai monumenti, la messa celebrata da Mons. Bruno Fasani, anche lui alpino; durante la messa ha prestato servizio il coro parrocchiale, fino a poco tempo fa diretto dal Renato Gandini. Infine il pranzo nella bella sede degli alpini in piazza Piccard, sul terreno donato dal Comune di Pozzolengo.