Il lago di Garda patrimonio dell’umanità? Un auspicio, ma anche qualcosa di più, come ha affermato il sottosegretario ai Beni Culturali Nicola Bono
Il lago di Garda candidato ad entrare nell’Unesco: è patrimonio dell’u
Il lago di Garda patrimonio dell’umanità? Un auspicio, ma anche qualcosa di più, come ha affermato il sottosegretario ai Beni Culturali Nicola Bono, ieri a Venezia, portando il saluto al convegno dell’Unesco su «Eredità condivisa, responsabilità comune». «L’Italia aspira ad avere sempre più siti iscritti come patrimonio mondiale dell’umanità perchè il Paese ha condiviso fin dall’inizio gli scopi della Convenzione dell’Unesco». L’incontro celebra i 30 anni della sottoscrizione da parte di 175 Stati del documento, volto alla promozione, e della cooperazione tra Paesi per la salvaguardia del patrimonio di valore universale. L’Italia, che ha già 36 siti, si candida così ad inserire le Dolomiti, la Cappella degli Scrovegni di Padova e, appunto, il lago di Garda nell’elenco dell’Unesco perchè l’inserimento di un luogo tra quelli sotto l’occhio di questa organizzazione «ha portato al risultato di una sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul valore del proprio patrimonio — ha detto Bono — ma anche una maggiore attenzione di chi è chiamato a tutelarlo». Un passaggio culturale questo, che per Bono ha portato a ragionare, in Italia, per «bacini culturali» collegando il sito specifico alle realtà che lo circondano perchè la crescente attenzione per la salvaguardia ha portato alla valorizzazione del territorio e a una sua gestione anche a sfondo economico. Bono ha ricordato come un nuovo strumento di sviluppo, in Italia, sia stata la legislazione che ha messo assieme pubblico e privato nella gestione del turismo culturale. Per proseguire su questo cammino Bono ha detto che «l’Italia chiede il massimo sforzo nel rispetto della Convenzione per gli aspetti legati all’assistenza dei siti inseriti nell’elenco dell’Unesco». I siti riconosciuti dall’Unesco in tutto il mondo sono 730.