sabato, Aprile 20, 2024
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Il livello del Benaco cala, ma il deflusso nel Mincio è stato limitato.
In caso di necessità, ci si potrebbe appellare ai trentini per avere acqua in più dai loro bacini

Il lago di Garda si abbassa, Sos a Ledro

Lago di Garda sempre più basso. Ieri la colonnina di Porta Verona a Peschiera si attestava sopra i 42 centimetri rispetto allo zero idrometrico. Una quota ancora lontana dall’allarme rosso (la navigazione lacustre entra in crisi quando il livello del lago scende ben al di sotto dei 20 cm) anche se va detto che negli ultimi dieci anni mai il Benaco, in questo periodo, aveva segnato un dato cosi negativo. Si è provveduto a limitare i disagi chiudendo i «rubinetti» a valle. Da alcuni giorni infatti dalla diga di Salionze, lo sbarramento che separa il Garda dal fiume Mincio, fuoriescono, per irrigare la campagna mantovana, solo 52 metri cubi d’acqua al secondo.Una situazione, rimanendo cosi le quote, che secondo gli esperti permette di garantire, fino al termine di agosto, le necessarie risorse d’acqua per l’agricoltura. L’accordo con i consorzi di bonifica prevede, nei mesi di luglio e agosto, una media di deflusso d’acqua dalla diga di Salionze di circa 55 metri cubi al secondo. «Un risultato importante», sottolinea il presidente della Comunità del Garda, Aventino Frau, «raggiunto grazie al dialogo e al confronto con tutti gli utilizzatori dell’acqua. L’accordo è il risultato di un lavoro certosino svolto dalla Comunità del Garda è riuscita a ottenere. Basti pensare», prosegue Frau, «che la normativa vigente consentirebbe agli utilizzatori a valle una portata di 88 metri cubi d’acqua al secondo».Un’altra azione della Comunità, nell’esercizio dei suoi poteri di rappresentanza per i livelli previsti dalla deliberazione 9/2002 dell’Autorità di bacino del Po, qualora il mese di luglio si rivelasse siccitoso, potrà essere quella di chiedere alla Provincia autonoma di Trento un rilascio straordinario di acque dai Laghi di Ledro e Molveno, finalizzato al mantenimento di un livello adeguato del Garda anche nelle ultime settimane di agosto.Prosegue intanto il lavoro del comitato Patto per l’acqua, nel quale la Comunità è rappresentata dal geologo Vincenzo Ceschini.Oggi a Milano si terrà un incontro per esaminare la situazione complessiva del sistema irriguo lombardo e la sua gestione ottimale.Obiettivo: diminuire le portate in uscita dai laghi nei periodi crisi idrica, trovando una conciliazione con i bisogni degli agricoltori.

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