venerdì, Aprile 19, 2024
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Una serata promossa dall’Anga all’azienda Roveglia. Prodotto nell’antica Silva Lucana dei romani

Il Lugana, vino degli dei

Una serata dedicata al vino Lugana lo scorso lunedì all’Azienda vitivinicola «La Roveglia». Promossa dall’Anga ( Associazione Nazionale Giovani Agricoltori), la serata era dedicata al prestigioso vino gardesano con il presidente dell’Anga, Luigi Barbieri, e Giuseppe Rocca esperto gastronomo-enologo. A fare gli onori di casa Paolo Fabiani presidente del Consorzio Tutela Lugana DOC, presenti una trentina di giovani agricoltori. Dopo una breve introduzione del presidente Barbieri, ha preso la parola Paolo Fabiani, che ha tratteggiato un po’ la storia del Lugana e della terra dove si produce, l’antica Silva Lucana, come la chiamavano i romani, zona creata geologicamente in ere glaciali, che vanno dai 30 mila ai 15 mila anni fa, dal ghiacciaio che ha lasciato oltre alle Colline Moreniche questa zona dal terreno molto argilloso, ideale per la crescita della vite che produce il Lugana. Il territorio è diviso tra cinque paesi: Lonato, Desenzano del Garda, Sirmione, Pozzolengo e la veneta Peschiera del Garda. E qui Fabiani ha voluto fare una precisazione: «Molti, anche persone di fama, spesso dicono che il Lugana è veneto. Niente di più inesatto, perché il Lugana, tranne la piccola porzione di Peschiera del Garda, è lombardo, o per meglio dire Bresciano. Gli ettari coltivati a vite sono all’incirca 700; circa 150 le aziende tra piccole e grandi, che si occupano del Lugana. Il Lugana è stato riconosciuto di Origine Controllata (D.O.C.) nel 1967 e da pochi anni abbiamo creato il Consorzio di Tutela per valorizzare il prodotto. Anche se è difficile- ha detto Fabiani- mettere tutti d’accordo. Ma bisogna essere uniti e soprattutto rispettare le regole. Il vino Lugana si divide in tre tipi: il Lugana DOC, il Lugana Superiore e il Lugana spumante. La maggior esportazione è nel Nord- Europa, ma anche negli Stati Uniti e in Giappone. Da qualche anno si stanno facendo ricerche per identificare qual è il vitigno con cui si produce il Lugana. Per adesso si parla del Trebbiano di Soave, o del Verdicchio. Ma pare che il vitigno sia il Trebbiano ma non di Soave». Dopo le esaurienti spiegazioni di Paolo Fabiani, il signor Rocca ha illustrato il vino Lugana: colore, profumo, gusto. I tre tipi di vino sono poi stati assaggiati con vari piatti: pesce per il Lugana DOC, salumi e carni per il superiore, ovviamente dolci per lo spumante.

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