sabato, Aprile 20, 2024
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Oggi in Consiglio l’approvazione del progetto che costerà un milione di euro e verrà eseguito entro il 2004. Al posto di muri e finte scogliere una passeggiata di otto chilometri

Il lungolago ritornerà alle origini

Quando l’uomo desidera restituire alla natura la bellezza innata, spontanea ed antica che la miopia del progresso le ha tolto, può accadere che siano proprio le più moderne tecnologie ad aiutarlo a riordinare le cose. Allora, ecco che consulenze specialistiche, studi scientifici e bioingegneria possono permettergli di attuare interventi amici, alleati di un ambiente calpestato, snaturato, selvaggiamente avvilito da macchine turistiche senza ritegno o edilizia selvaggia e scriteriata. Ne sono convinti gli amministratori di Brenzone che, proprio questa sera in Consiglio, saranno chiamati ad approvare il progetto preliminare di tutte quelle opere di arredo urbano ritenute indispensabili per sistemare ed abbellire gli 8 chilometri di passeggiata che corrono lungo tutto il lungolago di Brenzone, da nord a sud, toccando Castelletto, Magugnano, Porto ed Assenza. Si tratta di un’opera impegnativa, di una scommessa da chiudere entro il 2004 e che costerà al Comune oltre un milione di euro. «Con i 600 milioni di vecchie lire ottenuti dalla Regione in seguito ai danni provocati dalla lagheggiata di due anni fa stiamo rinforzando la passeggiata. Entro l’estate saranno riparati i danni arrecati da quell’evento lungo i camminamenti», premette Giancarlo Brighenti, vicesindaco e assessore all’ecologia. «Queste opere, però», prosegue il vicesindaco Brighenti, «non basteranno a riqualificare in maniera completa il percorso che è, comunque, innaturale, in quanto fu realizzato su una riva snaturalizzata da una scogliera costruita negli anni Settanta, con la fretta tipica di Tangentopoli, per proteggere il collettore fognario». Proprio sul ripristino dell’originario lungolago punta l’amministrazione con il nuovo progetto: «Non si farà una gardesana parallela, ma una via alternativa esclusivamente riservata ai pedoni, che dal traffico si sentono ormai soffocati». In questo senso i più piccoli particolari si rivelano necessari: «La pavimentazione verrà realizzata con un conglomerato ecologico bituminoso e finitura in graniglia color ocra, affine all’ambiente che dovrebbe richiamare alla mente le antiche spiagge di ghiaia», spiega. «Nelle aree urbane, invece, la passeggiata sarà allungata con un lastricato in porfido come in centro storico». Pure il verde sarà ridisegnato in maniera armonica: «In passato sono state fatte molte piantumazioni disomogenee che danno un’impressione di disordine», nota Brighenti, «il nostro progetto prevede una riqualificazione del verde. La vegetazione adulta non sarà toccata ma si pianteranno altri alberi rigorosamente locali come olivo, leccio, cipresso e fico; la siepe lungo il percorso sul lato della strada sarà di oleandro, alloro o lavanda». Per l’amministrazione ricreare questa passeggiata perduta è una necessità: «È vero che Brenzone vive sul turismo, per cui è necessario che i nostri ospiti trovino qui l’oasi di pace e relax che si aspettano, ma la passeggiata è anche un’esigenza dei nostri cittadini. E servirà a ridare naturalezza a questo tratto di costa che è diventato una caotica scogliera di massi, pennelli sovra e sotto dimensionati, pontili privati, boe di ogni colore, muri di contenimento mal costruiti sempre a rischio». L’operazione è definita nel progetto «indiferribile». E Brighenti aggiunge: «Puntiamo alla salvaguardia e i consolidamenti programmati saranno veramente efficaci, abbiamo attivato consulenze specialistiche: tecnologia e bioingegneria ci aiuteranno a eliminare in buona parte i danni al paesaggio fatti in passato». E i tempi di realizzazione? «La giunta ha approvato il progetto preliminare che finirà in Consiglio oggi. Una volta approvato il preliminare si procederà al progetto esecutivo e quindi all’appalto dell’opera, che sarà realizzata in due stralci: il primo stralcio curerà i centri abitati, il secondo le zone periferiche. I lavori potrebbero anche iniziare in autunno, al termine della stagione turistica».

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