mercoledì, Aprile 24, 2024
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Cambiano pavimento e luci. Stanno per iniziare i lavori che porteranno al rifacimento della passeggiata Regina Adelaide

Il lungolago si farà bello

Un arredo nuovo per il lungolago intitolato alla Regina Adelaide, che va dal palazzo dei congressi fino alla Rocca. Via l’asfalto e spazio alla pietra, come sul resto della passeggiata. Tra il ponte sul torrente Gusa, i giardini e lo slargo dove attualmente esiste una, peraltro piuttosto brutta, aiuola circolare con una pianta di magnolia si farà una nuova pavimentazione; con cubetti di porfido inquadrati in settori regolari, intervallati da lastre di pietra della Lessinia, parallele al lago. Subito dopo, verso la spiaggia della Rocca, saranno invece posate lastre di porfido fresato. Il cambio di stile ha l’obiettivo di differenziare il percorso carrabile da quello sostanzialmente pedonale. In prossimità dell’inizio della passeggiata ciclo-pedonale che conduce a Bardolino torneranno i sanpietrini di porfido, intervallati in questo caso da cubetti di marmo di Carrara. Qui il problema è quello di trovare una disposizione compatibile coi numerosi chiusini della rete del collettore. Poi c’è il pezzo di passeggiata più vicina al lago: ancora cubetti di porfido, disposti però ad archi concentrici, con un cordolo di pietra a delimitare le aiuole. In corrispondenza del ponte sul Gusa la pavimentazione sarà in lastre di pietra della Lessinia e di marmo rosso di Trento, in analogia con la vicina piazza del municipio. Anche gli attuali cordoli in tufo che delimitano i marciapiedi saranno sostituiti da pietra della Lessinia. «Il problema maggiore che i tecnici hanno dovuto affrontare nel definire l’intervento», spiega il sindaco Davide Bendinelli, «è che gran parte di questo spazio è occupato dal mercato settimanale del venerdì». «Abbiamo quindi dovuto trovare una soluzione che conciliasse la necessità di riqualificare il lungolago con le esigenze degli ambulanti. Per questo le scelte progettuali hanno dovuto puntare sull’utilizzo di materiali estremamente resistenti. Materiali che non siano soggetti all’usura prodotta dal passaggio dei furgoni dei commercianti». Verrà rivista anche l’illuminazione di questo settore di lungolago. Al posto degli attuali lampioni in stile simil-ottocentesco, formati da un palo centrale che sorregge tre bracci col portalampade a lanterna, saranno installati dei diffusori che emettono un flusso di luce verso il basso, in modo da limitare il più possibile la dispersione, e quindi l’inquinamento, luminoso. Il progetto, che è prossimo all’avvio, concluderà il riordino di quasi tutto il lungolago; resterà da sistemare solo la porzione più a nord, quella verso il Lido. «Questo spazio diventerà senza dubbio il biglietto da visita principale di Garda», sottolinea il primo cittadino. Non tutti sono però d’accordo con le soluzioni sin qui adottate. La piazza del municipio, ad esempio, non sembra piacere al Nuovo Psi dell’ex deputato gardesano Angelo Cresco. «Ci si obietterà – scrivono i socialisti sul loro giornale – che la piazza di oggi è meglio di quella in asfalto. Si questo non abbiamo dubbi ma è anonima e mal si lega al nostro lungolago». Il gruppo critica inoltre il fatto che per quell’intervento l’amministrazione si sia rivolta «ad un professionista che non ha mai affrontato l’arredo urbano». Ma non è solo l’operato pubblico nel mirino dei socialisti: a destare la loro disapprovazione è anche l’arredo di un locale che si affaccia sulla nuova piazza, con tavoli «stile Tirolo» e «statue delle rane».

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