venerdì, Marzo 29, 2024
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Sabato e domenica si inaugura il luogo di culto con una grande festa arricchita da attrazioni musicali, culturali ed enogastronomiche. Dalle ferite del terremoto allo splendido restauro Tutto il paese ha contribuito per raccogliere i fondi

Il «miracolo» della chiesetta di Musaga

Gli abitanti di Musaga, piccola frazione di Gargnano, hanno raggiunto il loro piccolo, grande obiettivo: la chiesetta dedicata a San Giovanni Battista che è un po’ il cuore della comunità è stata restaurata e, domenica 21 giugno, verrà inaugurata. Il piccolo edificio era uscito malconcio dal terremoto del 2004 ed i parroci (don Valerio Scolari al quale è subentrato don Roberto Baldassarri) hanno mandato avanti le procedure di intervento.La spesa, non indifferente per una parrocchia di queste dimensioni, ha superato i 100mila euro ed è stata affrontata con i fondi della legge sul terremoto. Ma una grossa fetta dell’importo (30mila euro) lo hanno versato proprio gli abitanti del borgo che, ora, sono soddisfatti. La somma è stata raccolta organizzando una manifestazione che è divenuta un classico e che mescola diverse interessanti offerte. «Musaga: cultura e gastronomia per le strade del borgo», rappresenta, infatti, qualcosa di diverso dalle solite sagre.Prevede esposizioni di oggetti tipici e d’arte nella serata di sabato 20 giugno mentre, alla messa di inaugurazione di domenica (ore 10,30), faranno seguito nel pomeriggio le visite guidate, con Silvia Merigo, laureata con una tesi sulla chie-setta ed autrice di un libro sull’argomento. Nella serata di domenica (ore 21) sarà Dorina Frati, che conta molte presenze in opere dirette da Riccardo Muti, a dirigere l’orchestra «Claudio e Mauro Terroni» su un palcoscenico composto da porticati e cortili. Ciliegina sulla torta è il concorso fotografico con tema i «Colori del lago e dell’entroterra», che vedrà premiati adulti e studenti alle 18,30 della domenica. All’aspetto culturale si accosterà anche quello del divertimento e della gastronomia. Per la cena di sabato finirà nei piatti il cinghiale in salmì, cui seguirà la serata danzante. Domenica a mezzogiorno l’immancabile spiedo e, la sera, «polenta uta e pestöm».

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