L’incarico affidato a Maurizio Tira. Il Comune ha istituito nei mesi scorsi un servizio mobilità
Il mobility manager riordina il traffico
Il settore del traffico, trasporto publbico e privato, sosta e parcheggi, ovvero quell’insieme di servizi e infrastrutture che va sotto il nome di mobilità ha un suo mobility manager: l’ingegnere Maurizio Tira. Nominato nel giugno scorso dal sindaco Fiorenzo Pienazza assessore all’urbanistica, alla mobilità ed al territorio, Tira si è subito messo al lavoro, anche se da tre anni ricopriva già il ruolo di consulente tecnico del sindaco. La giunta di palazzo Bagatta nel mese di agosto scorso ha quindi istituito un vero e proprio servizio mobilità all’interno dell’area dei servizi al territorio con l’obiettivo di coordinare gli interventi volti a migliorare e facilitare gli spostamenti di persone e merci, ridurre i consumi energetici, l’emissione di inquinanti, la congestione, l’incidentalità e l’inquinamento acustico. Il mobility manager, dunque, unitamente al suo servizio si occuperà di pianificare il servizio di trasporto pubblico, coordinando i suoi gestori, aggiornare il piano generale del traffico urbano, stendere il piano della mobilità, attuare iniziative per incentivare forme di mobilità sostenibile (ciclabile, pedonale, casr-sharing), monitorare gli effetti del traffico e coordinare i mobility manager di altre aziende, laddove ovviamente esistano già. La figura del responsabile della mobilità aziendale è stata prevista da un decreto del ministero dell’ambiente nel marzo 1998 per tutte le aziende pubbliche e private con più di 300 dipendenti. Maurizio Tira è uno dei maggiori esperti italiani nel campo della mobilità sostenibile. È ordinario di ingegneria del territorio all’Università di Brescia ed è tra i promotori del progetto Osimos (Osservatorio italiano sulla mobilità sostenibile) che ha preso il via a settembre proprio a Desenzano, quale gruppo di lavoro dell’associazione Agenda XXI Italiana. La mobilità, inutile sottolinearlo, ha oggi compiti sempre più vasti con profili di responsabilità enormi e delicati. Si pensi solo al movimento del traffico all’interno della cintura urbana di Desenzano, alle sue limitazioni, quindi alla sosta ed ai parcheggi. Si tratta, però, di individuare il delicato equilibrio tra salvaguardia dell’ambiente e facilità di spostamento e di sosta in una città come Desenzano, il cui tasso di edificabilità è più che raddoppiato nell’ultimo decennio, con la conseguente nascita di nuovi quartieri specie nella zona sud-est. Di lavoro ce n’è ancora tanto da fare. Basta pensare al trasporto pubblico, indubbiamente migliorato negli ultimi anni, ma ancora sottovalutato dal cittadino. I parcheggi nei paraggi della stazione ferroviaria ne sono una limpida testimonianza: sempre esauriti. Per non parlare del centro storico, soffocato nei fine settimana da veicoli proprio per l’assenza di una solida rete di collegamenti.